Gagliano, solenne processione del busto reliquiario di San Cataldo

gagliano San Cataldo picoGagliano. Sarà una giornata ricca di eventi quella di oggi, dove spiritualità e divertimento si alterneranno fino a notte fonda. Alle 19,30 avrà inizio la solenne processione del busto reliquiario di San Cataldo e della preziosa reliquia custodita in chiesa madre. Una lunga processione si dispiegherà fino alla chiesa Santa Maria di Gesù dove il parroco impartirà la benedizione prima di fare rientro alla matrice. Alla processione parteciperanno, oltre alle confraternite locali e alle autorità civili e militari, anche le confraternite di San Cataldo provenienti da vari comuni della Sicilia. Prima che il fercolo faccia rientro in chiesa madre, i fuochi d’artificio saluteranno il santo patrono. Intanto si accoglierà il cardinale Salvatore De Giorgi, che celebrerà la solenne messa pontificale di domani mattina.
Dopo la processione, la serata si animerà con la prima notte bianca, che vedrà una serie di eventi dislocati in varie parti del paese. Dalle 22 alle 2 di notte si susseguiranno visite guidate in chiesa madre, degustazioni, concerti e mostre. Eventi per tutte le età e per tutti i gusti. Gagliano, per la prima volta, metterà in mostra le sue bellezze più nascoste. Arte, cultura, mondanità e sapori tipici locali saranno elementi di attrazione.
gagliano fercolo SanIn piazza Grippaldi si riproporrà, per il secondo anno, il “Gagliano music contest”, che vedrà sfidarsi otto band rock siciliane: “Basse frequenze” di Acireale, “L’arca di Noemi” di Agira, “I controcorrente” di Nicosia, “Crossing over” di Misterbianco, “Frida” di Catania, “Smaniafonia” di Cerami, “Joker’ sight” di Linguaglossa ed “En Theos mos” di Nicosia.

Al santo patrono di Gagliano sono dedicate due statue di pregio e di grande valore storico-artistico. L’imponente statua lignea dorata fu realizzata nel 1578; l’anno successivo ne fu costruito il fercolo. Postumi sono il pastorale e il mitra, fatti realizzare dal protonotaro apostolico gaglianese Pietro Antonino Cocuzza nel 1600. Di successiva realizzazione è invece la statua-reliquiario d’argento con angeli adoranti, commissionata per devozione dal canonico gaglianese Antonino Catania e realizzata nel 1652. La statua argentea, di dimensioni minori rispetto a quella in legno, presenta due teche fissate nel petto e nel braccio, contenenti le reliquie del santo provenienti da Taranto. Oggi entrambe le statue vengono portate a spalla dai devoti, ma nel tempo sono cambiate le modalità di trasporto. Negli anni più recenti la pesante statua lignea veniva portata in processione a bordo di un’auto. Anticamente, invece, veniva condotta a piedi e trainata con corde, custodite dalle famiglie che nel 1651 si recarono a Taranto per chiedere la concessione delle reliquie eccellenti.

Valentina La Ferrera





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