A Catenanuova qualcuno pensa al Libero Consorzio di Catania

paolo guagliardoNuova iniziativa a firma di Paolo Guagliardo, coordinatore di “Rinascita per Catenanuova”, sulla legge n°8 del 24 marzo 2014, inerente l’istituzione di Liberi consorzi comunali e Città Metropolitane. In una lettera indirizzata ieri agli amministratori locali -Guagliardo- ha tracciato le linee essenziali della legge regionale che cancellando gli enti intermedi ha inteso istituire liberi consorzi fra comuni e tre città metropolitane Palermo Messina Catania. Nuova razionalizzazione, dunque, dell’erogazione dei servizi al cittadino e conseguire una riduzione di costi alla pubblica amministrazione. Un argomento questo che necessita di un confronto con l’attuale l’amministrazione per stabilire assieme nuove scelte, poichè entro sei mesi dall’entrata in vigore di questa legge, la composizione territoriale dei nove liberi consorzi potrebbe cambiare. Un fatto nuovo riguarda la possibilità che i comuni, con una delibera di Consiglio comunale, adottata a maggioranza dei 2/3 dei componenti possono esprimere la volontà di costituire in aggiunta a quelli previsti, ulteriori liberi consorzi. Gli articoli 9 e 12, dettano le condizioni per il distacco e l’adesione di un comune alle città metropolitane e nel nostro caso alla città metropolitana di Catania. Per noi, vi sono tre possibilità di scelta: Non far nulla e restare nel libero consorzio Provincia di Enna; Costituire un nuovo consorzio con delibera di consiglio con l’efficacia subordinata all’esito di un referendum confermativo e aderire alla città metropolitana di Catania.Ciò premesso, sorge spontanea una domanda: “ cosa ne vogliamo fare di questa legge che potrebbe segnare una svolta epocale per il nostro paese in quanto ci darebbe la possibilità di scegliere di far parte della Città Metropolitana di Catania? “.Questa decisione deve essere assunta con il consenso di pochi o di tutti ?, o peggio ancora, lasciare che giunga “dall’alto”, dimostrando ancora una volta, subalternità politico-amministrativa?. “Rinascita” vuole parlare di questo.
Non sarebbe più logico, naturale e democratico – di fronte ad una scelta strategica per il futuro – coinvolgere tutte le forze sociali, economiche, culturali e politiche di Catenanuova?. I catenanuovesi – conclude Guagliardo – hanno il diritto di scegliere il proprio futuro.

Carmelo Di Marco





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