(Nicosia) ARO sembri caro…

briganteCosì, spiritosamente esordisce il Consigliere Comunale nicosiano Carmelo Lizzo. Egli, paladino della gente, difensore delle tasche dei concittadini, sottolinea come la proposta di piano avanzata dalla Amministrazione Comunale nicosiana sia tecnicamente poco affinata e che la stessa vada ad incidere, anche con spese non conteggiate, su un quadro già grave per la cittadinanza. Ha ragione, il Lizzo, ha ragione da vendere, le previsioni sono nere!
E però ci piace chiederci come mai le stesse siano nere, e lo chiederemmo ad un funzionario dell’ATO Rifiuti, di quella macchina mangiasoldi che ci sta rovinando, di quella elefantiaca struttura alla quale fanno capo i tanti, troppi figliarelli di papà lì sistemati ad arte. Il funzionario in questione è il dottor Carmelo Lizzo, nicosiano, esponente del PD, già Assessore nella giunta Catania, ed oggi attento analista della questione rifiuti. Ma come, Carmelo Lizzo anch’egli? Si, cari lettori, sì. Lo stesso. Sarebbe quantomeno opportuno che il Lizzo uscisse dall’aula quando si parla di ARO, di ATO, di rifiuti, ed invece no, non solo resta ma interviene e interviene pure sulla stampa. Quale il conflitto? Presto detto, laddove non dovesse essere approvato il Piano ARO del comune, la raccolta ed i servizi ad essa accessori, verrebbero affidati direttamente alla costituenda SRR privando il Comune della capacità decisionale e costringendo anche il Consiglio, del quale egli è così solerte partigiano, ad assumere sic et simpliciter le scelte compiute altrove, negli uffici presso i quali egli lavora, con tutte le aggravanti del caso come continuare a foraggiare un’esercito di impiegati, amministrativi, tecnici, funzionari che non hanno mai fatto un concorso, una prova, un gioco a tris, un esame di canto per accedere ai posti meglio pagati di tutta la provincia. Come direbbe Totò, alias il principe Antonio de Curtis: “ma mi faccia il piacere”!!!

Antonino Testalonga