E’ quanto si legge nella nota nella quale sono esplicate le motivazioni che hanno condotto a tale richiesta:
-detto servizio è di rilevante importanza sociale ed economica perché permette a molti genitori di poter progredire economicamente con l’occupazione di entrambi;
– il trattato di Lisbona prevede che l’Italia debba rispettare almeno il 33% dell’offerta degli asili nido in base alla popolazione
– i costi di gestione compresivi della spesa per il personale ammontano a circa € 400.000;
– il Comune di Leonforte avendo una popolazione superiore a 10.000 abitanti non può godere dei contributi dell’Assessorato alle Autonomie Locali secondo quanto dettato dalla circolare 21 del 06/12/2013 e s.m.i. (il 65% circa della spesa complessiva sotto i 10.000 ab.);
– a causa della condizione di Ente strutturalmente deficitario le rette di compartecipazione per le famiglie che richiedono il servizio di asilo nido per l’anno in corso sarebbero insostenibili, procurando il conseguente ritiro dei bambini dalla struttura comunale; (pertanto l’Ente è obbligato per legge a recuperare almeno il 36% delle spese a qualsiasi titolo riferite ai servizi a domanda individuale compreso il servizio di asilo nido da O a 3 anni)
– l’unica offerta di asilo nido in tutto il distretto socio-sanitario D 21 è rappresentata dall’asilo nido comunale “Il Gioco Della Vita” di Leonforte;
– non esiste nell’ intero comprensorio nessuna altra struttura neanche a gestione privata.
Si tratta di una richiesta che lo stesso sindaco ha definito “disperata” e “fondamentale” per il mantenimento in vita dell’asilo nido.
Livia D’Alotto