Per Di Gangi “legittimamente i genitori hanno chiesto perché il servizio scuolabus non era attivo per tutte le contrade. Ho spiegato che avevamo una programmazione che però è stata messa in discussione dall’opposizione” racconta Di Gangi accennando al ruolo di “Patto per Enna” ed assicurando che “ci assumiamo la responsabilità per garantire un servizio così importante come lo scuolabus”.
L’uscita non è piaciuta ai consiglieri del gruppo “Patto per Enna” che per rimediare alle accuse ricevute si sono recati davanti la scuola “Neglia” per spiegare a genitori e docenti il loro punto di vista: “Già nel 2013 il servizio poteva essere gratuito, bastava destinare 350 mila euro anziché darli all’Ato per mascherare l’abbassamento delle tariffe o risparmiare qualche somma concessa a consulenze” accusano i consiglieri che non hanno gradito “il dibattito politico del sindaco in una scuola senza tra l’altro avere il contraddittorio. Sono colpi bassi per restare a galla. Nella scuola doveva fare solo gli auguri di buon anno scolastico e quanto da lui fatto non è corretto istituzionalmente, lo invitiamo invece in un dibattito pubblico”.
Garofalo dal canto suo ha informato le famiglie dell’anno difficile “se non riesco ad avere la fortuna di recuperare il danno fatto in consiglio comunale” mentre nel pomeriggio ha annunciato che “da lunedì, ad ogni costo ed assumendomi ogni responsabilità, partirà il servizio scuolabus. I ragazzi non possono pagare il prezzo della cattiva politica”.
Già in mattinata il sindaco aveva lanciato un messaggio forte che apre a possibili clamorosi scenari: “Se qualcuno ha deciso che per colpire me deve colpire anche la città allora io posso levare il disturbo perché non può pagare la città”.