Barrafranca. Dichiarazione di voto di alcuni Consiglieri su sfiducia al Sindaco

barrafranca Piazzetta NeveBarrafranca. Riceviamo da parte del Consigliere comunale Michele La Pusata, in merito alla prossima votazione da parte del massimo consesso civico di Barrafranca alla sfiducia dell’attuale primo cittadino, avv.Salvatore Lupo, la seguente precisazione:
“E’ convinzione dei Consiglieri che hanno dichiarato di astenersi, che dietro la motivazione ufficiale con cui è stata rinviata la discussione della mozione, si cela il solo e vero obbiettivo, cioè, prendere altri dieci giorni di tempo e utilizzarli nel disperato tentativo di trovare il quattordicesimo voto, condizione indispensabile affinché la mozione passi.
Importantissima, a tal proposito, è stata la dichiarazione in aula di un Consigliere che ha denunciato di aver ricevuto pressioni, da personaggi che sostengono la sfiducia,con argomenti poco ortodossi,nel tentativo di convincerlo a votare favorevolmente la mozione.
A quel “signor qualcuno”, che ha trenta denari da investire, diciamo di rassegnarsi e di lasciarci in pace. Noi abbiamo già dichiarato in aula il nostro voto, esponendo le motivazioni .
Infine, avendo ritenuto sterile e inopportuno il rinvio, stiamo valutando la possibilità di non presentarci in aula, come risposta a questi atteggiamenti poco rispettosi”.
Viene altresì portata a conoscenza dei lettori la sottoriportata dichiarazione di voto:
“I consiglieri comunali: Zuccalà Calogero, Cumia Salvatore, La Pusata Michele, Ferrigno Fabrizio, Faraci Alessandro, Siciliano Angelo e Nicolosi Salvatore, con la presente intendono dichiarare la propria astensione durante la fase di votazione della presente mozione di sfiducia al Sindaco, motivando il perché di questa decisione.
Sicuramente se noi avessimo inteso la politica come uno scontro tra clan avversi e motivassimo tutte le nostre scelte in funzione dell’odio verso l’avversario del momento, oggi avremmo votato favorevolmente la mozione, mandando a casa il Sindaco e saziando nello stesso tempo il nostro egoismo e il nostro odio nei confronti di chi aveva “osato” batterci alle elezioni del 2012. Ci saremmo uniti con chiunque senza nessuna distinzione, senza nemmeno leggere il contenuto della mozione, senza la minima consapevolezza di essere usati come sicari, al solo scopo di potere realizzare la nostra vendetta e correre alle elezioni per ritornare subito in sella.
In sostanza ci saremmo comportati come chi alle amministrative del 2012 si coalizzò, in modo eterogeneo, solo per il comune astio nei confronti dell’ex Sindaco Angelo Ferrigno. Oggi, in questa mozione leggiamo il totale fallimento di una compagine, che non merita, nemmeno di essere definita politica, ma come sempre abbiamo detto assomiglia più all’Armata Brancaleone, che per la litigiosità per cui si è contraddistinta ha portato Barrafranca in condizioni pietose, non affrontando in modo responsabile le varie problematiche, ma sempre con l’interesse rivolto alla poltrona assessoriale.
Vogliamo ricordare la formula con cui ogni Consigliere Comunale ha giurato solennemente nel momento dell’insediamento: “Giuro di adempiere le mie funzioni con scrupolo e coscienza nell’interesse del Comune in armonia agli interessi della Repubblica e della Regione”. Con il giuramento ogni Consigliere s’impegna di fronte alla città a perseguire esclusivamente gli interessi della comunità locale, prestando la propria opera al servizio della città, impegnato a realizzare il bene comune, attraverso il buongoverno, il dialogo e il confronto seppur aspro tra le varie parti.
Il nostro gruppo da subito ha esercitato nei fatti il proprio impegno esclusivo a perseguire non interessi personali ma collettivi. Infatti, sin dal nostro insediamento, consapevoli che avevamo la maggioranza in Consiglio, non abbiamo mai usato la nostra superiorità numerica per distruggere oppure ostacolare. Abbiamo sempre proposto invece, alle altre forze politiche e al Sindaco, la nostra collaborazione costruttiva, tranquillizzandoli che lo facevamo senza ambire alle “loro” poltrone, ma, nonostante la nostra mano tesa, non abbiamo mai avuto riscontro positivo, anzi, …chi vince va a cavallo, chi perde resta a piedi, era il motto preferito degli ex amici del Sindaco, diciamo era, perché pare che oggi preferiscano il detto, “muoia Sansone con tutti i Filistei”.
Entriamo ora nel merito della mozione, cercando di spiegare le ragioni della nostra decisione, dicendo subito che le motivazioni che supportano la sfiducia non possiamo condividerle perché diametralmente opposte alle nostre;
In tutta la mozione non vi è traccia di umiltà, della benché minima ammissione di responsabilità nell’avere partecipato all’azione amministrativa, di aver avuto un ruolo attivo nella condivisione delle scelte fatte, scrivono testualmente, …è tutta colpa del Sindaco, esclusivamente dell’Avv. Lupo, un Sindaco, …“che sin da subito si è dimostrato privo di carisma e autorevolezza, presupposti indefettibili per l’esercizio della leadership, non ha mai cercato di creare armonia e di amalgamare tutta la coalizione che l’ha sostenuto”, dopo queste affermazioni ci poniamo degli interrogativi :
Quando avete capito che Salvatore Lupo era inadeguato a ricoprire il ruolo di primo cittadino, prima o dopo il 26-maggio-2014? Giorno in cui con la determinazione n. 8, revoca tutti gli assessori indicando come causa del gesto, la litigiosità all’interno dell’allegra compagnia e le frequenti azioni di ritorsione e ostruzionismo nei confronti del Sindaco.
Continuano ancora ripetendo che: “ il sindaco si è da subito dimostrato inadeguato al ruolo che ricopre, limitandosi ad applicare il vecchio motto “divide et impera” allo scopo di spaccare la coalizione che lo sostiene”. Sono subito in evidenza le contraddittorie affermazioni che confondono anche il più superficiale lettore alla ricerca della verità.
Come si può accusare il sindaco di non essere stato capace di compattare la coalizione e nel rigo dopo addossargli la responsabilità di averla spaccata ?
Noi ci chiediamo, come ha potuto spaccare ciò che non è mai stato unito? Non è che per caso le cose stiano diversamente?
Forse, il povero sindaco, resosi conto che stava perdendo la faccia correndo dietro ai capricci dei suoi, nel tentativo di fare dell’asino un cavallo, ha esaurito la sua pazienza ed ha scaricato tutti, intraprendendo un nuovo percorso, sicuramente accidentato, ma in assoluta libertà?
Leggiamo ancora: “Il contenzioso civile e amministrativo con i privati e con i dipendenti comunali, oltre ad essere aumentato a dismisura, ha visto spesso soccombente il nostro Comune grazie anche a sbagliate determinazioni amministrative del Sindaco (è il caso, per fare un esempio, della soccombenza del Comune nel ricorso d’urgenza proposto dal capo del settore Infrastrutture, Viabilità, Urbanistica e Edilizia Privata con conseguenti ulteriori danni derivanti dalla condanna alla rifusione delle spese di lite, da cui è derivato l’ulteriore danno delle spese di lite derivanti dalla condanna del Comune, in sede di giudizio di ottemperanza, al pagamento delle ulteriori spese legali di tale giudizio) ”, in poche parole il caso Zuccalà, che ha impegnato con priorità assoluta l’agenda politica dell’intera coalizione, sicuramente nello scrivere questa ignobile pagina moltissima responsabilità è del Sindaco, perché estensore dell’atto, ma siete tutti corresponsabili, basti ricordare quanti ex amici e fedelissimi avevano segnalato Zuccalà come elemento da “far emigrare in Germania”, avete usato denaro pubblico per regolare questioni che nulla hanno a che vedere con la politica.
Destano perplessità e incredulità le affermazioni riguardanti la mancata realizzazione del programma elettorale presentato, innanzitutto sostengono che “le inadempienze programmatiche del Sindaco riguardano oltre il 90% del programma”, continuano dicendo: “Si rileva che il Sindaco… non ha posto in essere nulla di quanto previsto dal suo programma elettorale… l’Agricoltura, che è l’unico comparto che può ancora offrire qualche sollievo alla crescente disoccupazione, è stata completamente abbandonata ed ignorata dal Sindaco Lupo… in ordine alle proposte programmatiche afferenti i Giovani e gli Anziani, il Sindaco, a fronte delle importanti previsioni programmatiche, non ha proposto alcuna iniziativa a sostegno dei giovani e degli anziani… in ordine alle proposte programmatiche afferenti la Famiglia ed i Disabili, non risulta alcuna iniziativa…in ordine alle proposte programmatiche afferenti il Territorio, l’Ambiente e la Protezione Civile, il Sindaco, a distanza di oltre due anni dal suo insediamento, non ha realizzato, né tanto meno intrapreso, alcuno degli interventi previsti… C’è il silenzio più assoluto, poi, in ordine all’adozione del P.R.G.”, nulla ha fatto, anche per quando riguarda la sanità, rifiuti, servizio idrico, sport turismo e spettacoli, sicurezza, trasparenza e legalità.
Appare curioso e ridicolo quanto affermano in merito ai Rapporti tra Istituzioni, “si rileva che il Sindaco, …ha omesso di adempiere alle diverse mozioni e deliberazioni del Consiglio Comunale che gli imponevano di adottare gli atti di sua competenza…. In un caso si è permesso financo di proporre ed approvare una delibera di giunta con cui stigmatizzava gli interventi dei consiglieri comunali… così creando immotivate e gravi tensioni tra i due organi”.
Nella stesura di questa mozione, i firmatari si prefissano l’obbiettivo di indicare alla cittadinanza il Sindaco Lupo, come unico e principale responsabile di tutte le scelte politiche, unico responsabile del più grande fallimento politico-amministrativo nella storia di Barrafranca. Tutte le motivazioni addotte, per noi, non sono minimamente credibili, non convincerebbero neanche un nostro concittadino che vive da quarant’anni in Argentina, semplicemente perché una domanda sorge spontanea: mentre il Sindaco compiva tutto questo scempio, i Consiglieri Comunali, tutti i numerosi Assessori che si sono succeduti, i partiti politici unitamente ai movimenti con i relativi responsabili, dove sono stati? Che cosa hanno fatto? Dormivano? Oppure si muovevano all’ombra dell’incapace sindaco?
Molti cittadini si sono già fatti la propria opinione, altri la faranno in seguito, noi, per dovere risponderemo a questi interrogativi, sia sulla base di quanto è a nostra conoscenza come Consiglieri Comunali sia sugli atti che hanno caratterizzato questo fallimentare biennio.
Iniziamo dicendo che pochissimi degli ex amici si sono sforzati di agire ispirandosi alla buona politica e al dialogo, altri si sono mossi atteggiandosi a pupari emergenti, ma la stragrande maggioranza è stata attratta e impegnata nella guerra per le poltrone assessoriali e relativi emolumenti, nella spartizione di consulenze e incarichi, questi sono i motivi che li hanno indotti, ad assistere passivamente, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza, infischiandosene di divenire complice e responsabili di un’inerzia inaccettabile delle Istituzioni tutto a danno della comunità e dei cittadini che in voi hanno riposto quelle naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale”.
Andiamo avanti soffermandoci ad esaminare alcuni tra i più significativi atti che comprovano la totale responsabilità di tutta coalizione nel fallimento, oltre che la leggerezza, l’irresponsabilità e l’incompetenza che li ha contraddistinti nell’espletamento dei vari ruoli ricoperti.
– Approvazione relazione annuale del Sindaco.
Approfittando dell’abbandono dell’aula per protesta da parte dell’opposizione, tutta la compagine che appoggiava il Sindaco dava per letto e approvata la relazione con votazione unanime senza trattarla, crediamo anche che l’Avv. Lupo nella sua stesura sia stato collaborato dagli Assessori o quantomeno abbia ricevuto la loro approvazione. Ebbene, la relazione conteneva la realizzazione di buona parte dei punti programmatici che oggi gli contestano. Come si può approvare tutto l’operato amministrativo prima in Giunta successivamente in Consiglio Comunale e infine disconoscere l’operato e rinnegare il proprio voto con una naturalezza e un candore tipico di chi soffre di amnesia? Eppure, sulle scadenze temporali con cui dovevano ruotare gli Assessori erano puntualissimi, non sbagliavano di un minuto.
– Piano Regolatore Generale
Nel corso della seduta del C.C. del 29-1-14 l’Assessore ai Lavori Pubblici del PD, rispondendo ad un’interrogazione sul PRG, afferma che la situazione è arenata, non è possibile portare avanti l’iter del PRG per mancanza di fondi. Nella stessa seduta il Consigliere Lo Monaco non ritenendosi soddisfatto della risposta dell’ assessore, affermava che il mancato proseguimento non è un problema di ordine politico ma di ordine gestionale, …non credo che il prg sia fermo perché mancano 50 mila euro…c’è altro.
In questi due anni è stato il PD che ha avuto sempre le deleghe al PRG, cosa ha fatto? Ha forse volutamente bloccarlo il PRG? (Non vogliamo crederlo). Non è stato capace di reperire le somme? Oppure l’obbiettivo era cambiare il tecnico progettista? O assisteva passivamente, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza?
Possiamo solo dirvi che subito dopo averli cacciati via tutti, il Sindaco e l’Assessore Pistone in una riunione hanno assicurato che il PRG ripartirà subito e presto reperiranno le somme necessarie. E’ evidente che in passato qualcuno ha ostacolato il Piano Regolatore.
– Contenzioso civile ed amministrativo con i privati e con i dipendenti comunali.
I nostri amici accusano il sindaco di essere l’unico e solo responsabile del danno alle casse comunali per avere aperto un contenzioso con il capo settore Zuccalà e in un caso si è permesso financo di proporre ed approvare una delibera di giunta con cui stigmatizzava gli interventi dei consiglieri comunali.
Basta consultare la D.G.M. n.58 del 28-06-2013, avente ad oggetto: Riscontro alla mozione 11 che chiede la revoca in autotutela della D.G.M. 42/13, questa è anche la famosa delibera degli insulti ai Consiglieri.
Questa delibera è stata votata all’unanimità con tutti gli Assessori presenti, nel corpo della delibera si evince la totale approvazione al nuovo schema organizzativo dell’ente, da cui sfocerà il contenzioso in oggetto. Noi come opposizione evidenziammo il rischio contenzioso e presentammo in C.C. ben due mozioni con richiesta di revoca, la prima fu bocciata dalla maggioranza, mentre la seconda nonostante approvata con il loro voto contrario non fu tenuta in considerazione da tutta la Giunta
Fa sorridere di rabbia la sfacciataggine con cui disconoscono di essere stati presenti, di aver contribuito a realizzare il danno economico in concorso con il Sindaco. Anche in questo caso amnesia totale, nonostante tutta Barrafranca fosse a conoscenza delle anomale e inusuali riunioni in cui tutti gli azionisti della squadra Lupo “votavano” per imporre al Sindaco la scelta dei responsabili dei settori.
Potremmo, con atti in mano, parlarvi della delibera illegittima della prima estate barrese, con relativa bocciatura della nostra mozione di revoca, e cosi continuare ancora per molto tempo, ma rischieremmo oltre che annoiare il pubblico, di non aggiungere niente ad una situazione già ben chiara.
Concludiamo il nostro ragionamento dicendo che non possiamo votare favorevolmente, perché non faremmo la cosa giusta, mortificheremmo così la Politica intesa servizio alla collettività, sfiduciando il Sindaco colpiremmo solamente uno dei responsabili ma riabiliteremmo allo stesso tempo chi è stato complice di tutto, sia con le azioni sia con ipocriti silenzi assenzi. Anche perché siamo convinti che se non avessero perso le poltrone questo Sindaco sarebbe stato, per loro, il miglior primo cittadino d’Italia.
Non possiamo votare contrari, perché il Sindaco non ha mai avuto e mai avrà la nostra fiducia, con noi non ha mai aperto un doveroso dialogo istituzionale, anzi, ogni volta che in aula gli abbiamo denunciato l’evidente disagio e imbarazzo in cui si trovava a causa dei suoi alleati, non ci ha mai degnati di una risposta. Forse il Sindaco ha voluto giocarsi a modo suo questa sfida per l’onore, politico ovviamente. Sicuramente è apprezzabile la determinazione con cui ha sfiduciato la sua maggioranza, denunciando, quando la misura era colma, il profondo malessere politico, l’estrema litigiosità, che di fatto ha bloccato l’azione amministrativa, e, lo stato di abbandono in cui versa il paese dice tutto.
La nostra astensione, non è frutto di un accordo sottobanco, ma è un gesto, un segnale di speranza ,nei confronti della cittadinanza che guarda con disprezzo e sfiducia la politica. Ci asteniamo dal prendere parte a regolamenti di conti che nulla hanno di politica vera. Ci asteniamo affinché qualcosa cambi davvero, per far si che al centro dell’impegno politico ci siano i cittadini e le loro esigenze, per dare servizi efficienti, sviluppo economico-sociale e lavoro . Dobbiamo rivedere l’impegno politico con spirito nuovo, lontano dalle vecchie logiche parassitarie e perdenti per la comunità. Basta alla politica del branco, delle fazioni sempre in guerra.
Cari amici, sappiate che quando, nel passato, abbiamo chiesto le dimissioni del Sindaco era per porre fine anche alla vostra scellerata azione nel suo complesso, ma visto che a sfiduciare voi è stato il Sindaco, andando contro i sui stessi interessi politici, con questo gesto crediamo abbia meritato un’altra possibilità per dimostrare alla città le sue buone intenzioni.
Signor Sindaco e Assessori tutti, a farvi continuare nel vostro impegno amministrativo, è, esclusivamente la nostra speranza nel cambiamento, in un futuro migliore per tutti, in una politica che non sia trainata dall’odio ma spinta dal dialogo.
Andate avanti e dimostrate la svolta non a parole ma con i fatti, noi continueremo nel nostro ruolo di opposizione costruttiva, ma ricordate che saremo pronti a mandarvi a casa non appena alle vostre parole non seguiranno fatti concreti.
Siamo stati eletti per fare opposizione ed è quello che faremo con scrupolo e coscienza”.