Cataldo Salerno: Meno male per Crocetta che in Sicilia non ci sono i ragazzi di Hong-Kong

Hong Kong StudentiI giovani che stanno protestando nelle strade di Hong-Kong chiedono che le prossime elezioni siano svolte dando la possibilità di scegliere tra più candidati invece che tra due o tre indicati dal partito comunista di Pechino.
Come si fa a dare loro torto? È a tutti evidente che non si ha libertà di espressione del voto quando i candidati sono già stabiliti dalle segreterie dei partiti.
Sì è vero, viene data la possibilità di scegliere l’uno o l’altro dei due o tre candidati indicati, ma sempre di candidati predeterminati si tratta. È evidente a tutti che questa non è democrazia, ma il suo esatto contrario.
E da noi? È persino peggio. Da noi i candidati sono tutti predeterminati dalle segreterie centrali e non ci è data alcuna possibilità di scegliere chi votare. Unico vantaggio rispetto ad Hong-Kong è che possiamo però scegliere il partito. E non è poco. Almeno quando capita che ci fanno votare.
E sì, ormai votare è diventato una rarità. In Sicilia le province, con il pretesto di una riforma che è ad arte come la tela di Penelope, sono commissariate da due anni, alcune da tre. Roba da fare rabbrividire anche i cinesi.
ragazzi di Hong-KongPer molto meno, molto ma molto meno i ragazzi di Hong-Kong hanno occupato le strade e le piazze e chiesto le dimissioni del governatore. E gli opinionisti occidentali – sempre pronti a dare lezioni di democrazia agli altri – sono tutti dalla loro parte, giustamente. Ma quando si decidono a guardare anche a ciò che avvviene in Italia con il Porcellum e soprattutto in Sicilia con il Crocettellum, che è ancora peggio?
Ormai l’ultima speranza di ripristinare la democrazia in Sicilia è affidata ai ragazzi di Hong-Kong, se decideranno di darci una mano. Noi, che sappiamo fare benissimo i maestri di democrazia a casa degli altri, non facciamo più caso alle distorsioni della democrazia che abbiamo a casa nostra.

Cataldo Salerno