Stato di agitazione da parte dei 42 contrattisti in servizio al Comune di Valguarnera

comune valguarneraValguarnera. Proclamato lo stato di agitazione da parte dei 42 contrattisti in servizio al Comune a partire lunedì 6 ottobre. Questo personale precario che opera presso l’Ente da più di 20 anni, dal 1^ gennaio 2015 rischia di essere messo alla porta se entro il 31 dicembre prossimo non vengano avviate dall’amministrazione comunale le procedure di stabilizzazione. Tra questi lavoratori di primo piano: amministrativi, vigili urbani, elettricisti, autisti, giardinieri. E’ un out out senza mezzi termini dopo le vane promesse delle varie amministrazioni succedutesi nel tempo. “Adesso non c’è più tempo per tergiversare o per rimbalzi di responsabilità tra consiglio comunale e amministrazione –afferma senza mezzi termini il rappresentante Rsu, Robero La Bella- occorrono provvedimenti immediati se non vogliono buttare sul lastrico 42 famiglie. Il tempo dei rinvii è ampiamente scaduto.” I lavoratori lamentano tra l’altro, che non sarebbe avvenuta la revisione della pianta organica e l’inserimento delle loro figure nel Patto di stabilità. Il problema è che se le procedure di stabilizzazione non vengono avviate, nemmeno si può tentare di chiedere alla Regione la proroga dei contratti, che sarebbe il minimo. Il governo Crocetta in tal senso è stato chiaro. “E’ dal mese di aprile che loro tutto ciò lo sanno benissimo, ma da allora non è stato fatto niente”- conclude il rappresentante Rsu-. Ma la condizione sine qua non posta dalla Regione per la stabilizzazione dei precari e che i Comuni garantiscono il pareggio di bilancio altrimenti- recita la norma- dovrà essere avviata la procedura obbligatoria di riduzione della dotazione organica con la messa in mobilità del personale eccedente e che nessuna azione di stabilizzazione potrà essere avviata da un Ente in dissesto. E per il Comune, per come si sono messe le cose ultimamente- detto a chiare lettere dal sindaco Leanza- si prefigura una situazione di dissesto finanziario. Per altro fa sapere il sindaco Leanza il Consiglio Comunale avrebbe dovuto votare sin dal 14 luglio scorso la delibera sugli equilibri di bilancio, atto che avrebbe consentito all’assessorato regionale di finanziare il fondo per i suddetti dipendenti. “Ma ad oggi- fa sapere Leanza- nonostante vari solleciti inviati al Consiglio, non è avvenuto. Tra l’altro, la mancata riscossione della Tasi pari a 171 mila euro- continua il sindaco- produce parecchi problemi di liquidità, tutto ciò potrebbe provocare il mancato pagamento delle spese obbligatorie, con conseguenti danni patrimoniali e la mancata stabilizzazione del personale precario. In tal senso, nei giorni scorsi ho fatto appello a tutto il consiglio comunale affinché si ravveda sul provvedimento deliberato ad aliquota “zero”, annullando in autotutela l’atto prodotto. Solo così le cose potrebbero tornare a posto. Ma bisogna fare presto, considerato che siamo ad ottobre inoltrato. Sull’accusa del personale di non essermi mosso sul problema –aggiunge Leanza- dico loro, a cui rivolgo la mia piena solidarietà, che gli atti prodotti dal sottoscritto partono dal mese di marzo e l’ultimo risale a pochi giorni fa. Poi il sindaco conclude: “La problematica connessa all’avvio delle procedure di stabilizzazione e del personale dipendente, il 30 settembre scorso sono state oggetto di confronto nella delegazione trattante e in un confronto tra le organizzazioni sindacali e i gruppi consiliari”.

Rino Caltagirone