Valguarnera, alle accuse dei 42 contrattisti per la mancata stabilizzazione il sindaco chiama in causa il consiglio comunale

Valguarnera Leanza SeboValguarnera. Alle accuse dei 42 contrattisti in stato di agitazione da lunedì mattina, per non essere state ancora avviate le procedure di stabilizzazione, il sindaco Leanza replica dicendo che la responsabilità non è addebitabile a sé, ma al consiglio comunale. “E’ da mesi – accusa – che il consiglio avrebbe dovuto approvare la delibera sugli equilibri di bilancio che avrebbe tra l’altro consentito all’assessorato regionale di finanziare il fondo per i suddetti dipendenti, ma ad oggi nonostante vari solleciti, non vi ha ancora adempiuto”. Leanza fa sapere inoltre, che l’ultima sua comunicazione al consiglio risale allo scorso 2 ottobre con la quale ribadiva tra l’altro: “all’impossibilità di procedere all’elaborazione del Piano triennale delle assunzioni, in assenza di equilibrio di bilancio, atto dovuto in esecuzione all’avviso 8 dell’assessorato della Autonomie Locali”. Ma condizione imprescindibile affinché la Regione anticipi le somme per la stabilizzazione dei precari è comunque il pareggio di bilancio, altrimenti – contempla la norma- si dovrà procedere al licenziamento del personale precario e alla contestuale riduzione dell’organico. Tempo ultimo il 31 dicembre 2014. Ma il rischio maggiore che l’Ente corre è quello del dissesto finanziario, considerato che alle deficienze croniche delle casse comunali si è aggiunto pure l’azzeramento della Tasi, votato dall’organo consiliare il 9 settembre scorso e che avrebbe portato nella casse comunali 171 mila euro. Somma che –secondo i calcoli degli uffici finanziari e secondo il sindaco- avrebbe potuto o aiutato a garantire il pareggio di bilancio. Lo smacco per il sindaco Leanza è stato tanto grosso, da indurlo qualche giorno dopo a lanciare al consiglio un grido d’allarme, invitandolo a fare un passo indietro e ritirare l’atto in autotutela per garantire almeno all’Ente il gettito minimo di entrata dell’1 per mille. A relazionare nei giorni scorsi sui rischi di natura finanziaria che il comune corre è stato pure il responsabile dei servizi Calogero Centonze il quale nel prendere atto che al 30 settembre nessun provvedimento è stato adottato e che nessuna discussione è stata inserita all’o.d.g del prossimo 9 ottobre, ha chiuso dicendo a chiare lettere che se il bilancio non sarà riportato in equilibrio, sarà costretto –secondo legge- ad avviare le procedure previste dall’art. 244 del Tuel e cioè il dissesto finanziario.

Rino Caltagirone