Enna. Mancata bonifica Pasquasia, l’ex presidente della Regione Lombardo dal Pm Rio

pasquasia - lombardo in  procura 10 10 2014L’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, è stato interrogato oggi pomeriggio per poco più di un’ora sulla mancata bonifica della miniera di Pasquasia. Lombardo è stato sentito, su sua richiesta e accompagnato dall’avvocato Massimo Motisi, dal sostituto procuratore di Enna Francesco Rio. Lombardo è indagato per i mancati interventi di bonifica sull’area di Pasquasia, contaminata da decine di tonnellate di amianto e olio dielettrico. “Il presidente della Regione ha due funzioni – ha dichiarato Lombardo all’uscita dal palazzo di giustizia di Enna – quella di presidente e quella di commissario delegato per l’emergenza bonifiche. La prima viene delegata all’assessore all’Energia, tra le cui competenze c’è quella della bonifiche; nella seconda di commissario delegato, il presidente agisce con un soggetto attuatore cui sono demandate le funzioni di attuare l’ordinanza. Sia l’assessorato Energia che il soggetto attuatore hanno operato correttamente. Mancava un progetto esecutivo che era stato affidato a Sviluppo Italia che arrivò successivamente, e mancavano le risorse reperite successivamente per 23 milioni di euro. Reperite le risorse si è fatta la gara per la messa in sicurezza”. Lombardo era stato interrogato nel 2011 poco dopo l’apertura dell’inchiesta e adesso ha chiesto di essere nuovamente sentito, esercitando il diritto ad essere interrogati, entro i 20 giorni dal deposito dell’avviso di conclusione delle indagini.  L’ex presidente della Regione Lombardo è indagato con gli ex assessori della sua giunta Pier Carmelo Russo, alle Infrastrutture e Giosuè Marino all’Energia, e con  il funzionario Pasquale La Rosa, che aveva il compito di sovrintendere alla miniera. La bonifica di Pasquasia era stata appaltata dopo l’inchiesta che coinvolge Lombardo.  I lavori sono però fermi dallo scorso marzo, quando l’area della ex miniera è stata sequestrata, nell’ambito di una indagine che nulla a che vedere con quella del 2011, su provvedimento dalla Dda di Caltanissetta, che indaga, tra l’altro sull’ipotesi che i rifiuti tossici provenienti dalla bonifica di Pasquasia, venissero smaltiti illegalmente. Per questa ipotesi la Dda nissena ha emesso avvisi di garanzia a carico dei titolari della ditta “1 Emme soluzioni ambientali Srl”, aggiudicataria dei lavori di bonifica,  di alcuni responsabili del cantiere di bonifica, di ditte che avevano sub appalti e di alcuni pubblici ufficiali. I reati contestati agli indagati del troncone di inchiesta coordinato dalla Dda sono  traffico illecito di rifiuti tossici nocivi, associazione per delinquere finalizzata alla frode in pubbliche forniture contro la pubblica amministrazione.

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