Assoconsumatori: Intimidazione a Leonforte, solidarietà a Sindaco Sinatra e Ditta che gestisce servizio raccolta rifiuti

intimidazione“In Sicilia il settore dei rifiuti si caratterizza perché esso stesso organizzato per delinquere”. “E’ la più eclatante manifestazione della legge dell’illegalità, cioè l’illegalità si è fatta norma che permea negli aspetti più minuti e capillari qualsivoglia aspetto afferente al ciclo dei rifiuti”. “Il sistema si pone come obiettivo non già lo smaltimento dei rifiuti, ma il “non smaltimento” dei rifiuti medesimi”, questi alcuni passaggi della relazione della Commissione d’indagine sui rifiuti in Sicilia presieduta dal Sen. Pecorella, approvata dal parlamento in maniera unanime, che ci viene ricordata da Pippo Bruno, responsabile provinciale di Assoconsumatori.
“Certo siamo in Sicilia è tutti sappiamo che la delinquenza si chiama mafia – continua Pippo Bruno – ed è emblematico ciò che è avvenuto a Leonforte dove una società privata ha assunto il servizio di raccolta rifiuti subentrando all’ATO EnnaEuno ed ecco, pura casualità, che gli automezzi della società sono stati fatti oggetto di manomissione durante la notte di ieri. Ci vuole poco ad intuire come certi ambienti reagiscono alla paventata gestione dei rifiuti in provincia da parte di altri”.
Bruno scende nei particolari: “Non va dimenticato che il comune di Leonforte andrà, con la nuova gestione per sei mesi, a risparmiare qualcosa come 350 mila euro eventualmente 700.000 per un anno e se allarghiamo il calcolo a livello provinciale qualcosa come 10 milioni, pari a 20 miliardi di vecchie lire annue, ed ecco ipotizzabile che certe manomissioni siano frutto di quel mondo delinquenziale che orbita attorno ai rifiuti. Non va poi dimenticato che a Leonforte si sono verificati i fatti riconducibili all’inchiesta “Homo Novus”. Noi abbiamo espresso sin dal primo momento riconoscimento al Sindaco Sinatra per il coraggio mostrato ed, oggi, ancora di più esprimiamo solidarietà alla società “Roma costruzioni” che gestisce il servizio di raccolta rifiuti, con personale comunale e con operai del luogo”.
Le conclusioni: “Evidenziamo con forza che “l’omertà non è solo acquiescenza, bensì complicità” e noi cittadini di Enna non siamo né acquiescenti né tanto meno complici. Auspichiamo una presenza forte dello STATO affinché vi sia quella libertà di cui parliamo e che certe forze delinquenziali voglio limitare per puro interesse di parte costringendo i cittadini ad avere un servizio rifiuti da terzo mondo con un costo che non dobbiamo dimenticare il più alto in Italia e che paghiamo di tasca nostra”.