“Leggendo il documento del dott. Emanuele, del Dipartimento di Prevenzione U.O.C. Igiene Ambienti di Vita e Sanità Pubblica di Nicosia, nel quale si evidenzia che da un controllo ispettivo, effettuato in data 21 ottobre, si sono rilevate le precarie condizioni igienico-sanitarie del centro abitato di Nicosia a causa della mancata raccolta dei rifiuti, non potevo far altro che emanare urgentemente questa ordinanza nella mia qualità di ufficiale sanitario, l’omissione di questo atto avrebbe comportato gravi conseguenze, ho ritenuto di agire immediatamente nell’interesse della comunità nicosiana. L’ordinanza verrà revocata non appena l’ASP rileverà che non vi sono più problemi per la salute pubblica. Queste sono le conseguenze dell’irresponsabilità di alcuni consiglieri comunali che il 30 settembre non hanno voluto consapevolmente approvare la TARI, il comune non può assolutamente effettuare i versamenti per anticipazioni per il servizio di igiene ambientale nei confronti dell’ATO Enna Euno per mancanza di fondi, il comportamento dei consiglieri Bonfiglio, Consentino, Giacobbe, La Giglia e Lizzo ha messo in gravi difficoltà il comune, nella stessa serata del 30 settembre ci eravamo resi conto del problema e delle conseguenze che questo atto irresponsabile avrebbe provocato. Il consigliere Lizzo da ex assessore al bilancio e dipendente dell’ATO lui in primis sapeva a cosa si andava incontro, ora si tenta di accusare e di addossare responsabilità in modo ridicolo a questa amministrazione, ma i cittadini devono sapere che l’intera responsabilità è di coloro che hanno causato un danno erariale all’ente di cui ne pagheranno le conseguenze e che ora tenteranno, e non so in che modo, di porvi rimedio”.