Intanto, mancano meno di quindi giorni alla consegna da parte dei comuni della provincia, escluso Piazza Armerina, dei piani di intervento vale a dire di quei piani che dovrebbe analiticamente e finanziariamente dire quanto consta per ogni comune il costo del servizio di raccolta dei rifiuti dove la raccolta differenziata dovrebbe avere un ruolo importante. Attraverso la sommatoria di tutti i piani di interventi dovrebbe essere varato il piano d‘Ambito dell’intera provincia. La scadenza per la presentazione è il prossimo 19 novembre ma sino a questo momento sono appena tre i comuni che questo piano d’intervento lo hanno presentato, gli altri comuni glissano o chiedono tempo, anche se questo si è notevolmente assottigliato e si rischia che il 19 non possa andare in porto la elaborazione del Piano d’Ambito che dovrebbe essere la sintesi dei piani di intervento. La costituzione della nuova società di rifiuti scivola alla fine di dicembre e sino a questo momento poco o niente si è fatto in questo senso, la costituzione della nuova società cammina molto lentamente perché a monte c’è un Ato Rifiuti che è oberato da una montagna di debiti, che possiede difficoltà organizzative notevoli, che ha problemi per quanto riguarda il personale e di conseguenza degli esuberi, senza contare che già ci sono manifestazioni di scissione da parte di qualche comune che vorrebbe uscirsene dall’Ato Rifiuti per evitare le tante complicazioni che stanno venendo fuori a causa di una gestione ballerina e senza logica. Lo stesso ritardo nella presentazione dei piani di intervento condiziona la stessa vita dell’Ato, che vorrebbe prima della costituzione della nuova società di rifiuti definire tutto quello che c’è da definire in modo che il passaggio possa il meno traumatica possibile, ma sino ad ora tutto questo non è stato possibile.Una riunione dell’assemblea dei sindaci la prossima settimana ci dovrebbe essere per trattare diversi argomenti molto importanti, non ultimo la presentazione dei piani d’intervento di tutti i comuni.