Enna anche la Provincia regionale si trova a non avere approvato il bilancio di previsione 2014

Provincia di EnnaEnna. Anche la Provincia regionale si trova a non avere approvato il bilancio di previsione a poco meno di 50 giorni dalla fine dell’anno. Proprio recentemente il commissario straordinario Salvatore Caccamo, il 31 ottobre, ha approvato lo schema del Programma delle opere pubbliche dove la maggior parte degli investimenti riguarda la viabilità, la più disastrata della Regione, e gli edifici scolastici. Il passaggio tra la fine del mandato del commissario straordinario dell’ormai ex Provincia Salvatore Caccamo e il nuovo commissario ad acta Francesco Riela, nella sostanza, ha allungato i tempi per l’approvazione del Bilancio di previsione 2014, anche se in questo caso, essendoci un commissario straordinario, rappresenta sia il presidente, la giunta e anche il consiglio provinciale. Adesso il commissario ad acta Riela dovrà chiedere all’assessorato agli Enti locali l’autorizzazione ad adottare il provvedimento. Solo dopo potrà mettere la firma sul nuovo bilancio di previsione per approvarlo. È chiaro, come succede per gli altri enti locali, anche per l’ex Provincia, la stesura e l’approvazione del documento non ha una grande importanza perché già siamo a fine anno, quindi si dovrebbe parlare più di un bilancio consuntivo che preventivo. Si è comminato con i dodicesimi e nel caso della Provincia regionale non ci sono stati voli pindarici, interventi eccezionali, tutto è stato normale. Non ha infatti senso sottoscrivere un bilancio di previsione a fine novembre. Ma in questo caso sono veramente poche le responsabilità degli enti locali, perché le maggiori colpe sono sia dello Stato che della Regione, che hanno giocato al rinvio sino dal mese di aprile, quando è stata concessa la prima proroga. Gli enti locali non ricevendo alcuna rimessa, alcun trasferimento non sono nelle condizioni di poter operare. In questo campo la situazione continua a rimanere caotica e si va avanti con tante incertezze ed anche con tanta confusione.




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