Personale della locale Compagnia della Guardia di Finanza ha apposto stamattina i sigilli al cantiere dell’impresa che, su disposizione del locale Ufficio del Genio Civile, avrebbe dovuto procedere ai lavori di messa in sicurezza e di consolidamento della parete argillosa.
Nello scorso mese di marzo, dopo che alcune pietre si erano staccate dal livello medio-alto del fianco roccioso, erano stati avviati, con il criterio della somma urgenza, i relativi lavori di stabilizzazione, che avevano però destato l’allarme e la preoccupazione delle associazioni ambientalistiche e culturali, le quali lamentavano l’inappropriatezza della particolare tipologia di intervento che si intendeva adottare.
Dopo un primo fermo dei lavori e l’intervento della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali, che ha richiesto ed ottenuto alcune varianti al progetto originario, i lavori sono però ripresi.
Secondo “Sicilia Antica”, l’associazione che svolge sul territorio un’azione di tutela storica, archeologica ed artistica, la procedura pubblica seguita potrebbe essere viziata da irregolarità e la supposta inadeguatezza delle opere cantierate potrebbe finire per cagionare un danno irreparabile all’area tutelata e soggetta ad un rigoroso vincolo archeologico ed ambientale.
Le osservazioni hanno formato oggetto di un dettagliato esposto a firma del Presidente dell’ente, a seguito del quale la Procura della Repubblica ha ritenuto di aprire un fascicolo a carico di ignoti per esecuzione di opere su beni paesaggistici senza la prescritta autorizzazione o in difformità della stessa, nonché per distruzione e deturpamento di bellezze naturali, procedendo altresì a sospendere i lavori in corso ed ad avviare delle verifiche sulla regolarità di tutta la procedura seguita per la realizzazione dell’intervento.
A tal fine, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Enna sono stati inviati presso le locali sedi dell’Ufficio del Genio Civile e dell’Ufficio Tecnico Comunale, dove sono stati acquisiti i fascicoli relativi all’iter amministrativo di autorizzazione dei lavori.