Il paese rappresentato è Troina; il cambiamento, colto nel suo divenire, è avvenuto con la costruzione della diga dell’Ancipa, la più grande d’Europa; la tragedia adombrata nel titolo è lo scoppio di grisou che causò la morte di 13 operai e tecnici, il 4 dicembre 1950: la quarta finestra l’ha aperta infatti la galleria esplosa.
Sala gremita, ha introdotto Cettina Rosso sottolineando sia lo spessore umano del contenuto sia l’afflato lirico di certe descrizioni. Paolo Garofalo ha indicato la complessità dei rapporti umani, i contrasti tra il vecchio e il nuovo, d’interesse non circoscritto ma universale.
Ha preso poi la parola Franco Amata, troinese, docente universitario, uomo di cultura politicamente impegnato. L’autrice – ha detto – anima il quadro sociologico, lo fa palpitare, sa descrivere la natura e gli stati d’animo. Protagonista è il paese, il romanzo è corale, il linguaggio non ricercato, ma spontaneo e appropriato. Amata ha via via indicato alcuni passi, letti dall’attrice Elisa Di Dio. Commossa l’autrice ha concluso spiegando la “necessità” di dar vita ai ricordi, di sposare storia e cronaca alla fantasia per abbellire e caricare di vitalità il racconto, non solo storia di Troina, ma dell’Italia post bellica desiderosa di risorgere dalle rovine della guerra.
Anna Maria De Francisco