E’ emersa la volontà e l’urgenza di riprendere le attività finalizzate alla difesa della struttura sanitaria, in nome del diritto alla tutela della salute sancita dalla Costituzione, e riconosciuta dalla giurisprudenza come diritto della personalità. Taglienti le affermazioni di Vasta “ Non abbiamo più intenzione di delegare alla politica locale la tutela di un diritto fondamentale. Il tempo è scaduto. Sarà il Comitato, costituito da liberi cittadini, a indicare la strada da seguire e le azioni da attuare”. Il coordinatore ha proseguito dicendo “Le istituzioni, ad oggi hanno miseramente fallito, ora chiediamo ad esse, di condividere e sostenere le nostre prossime azioni. Che siano le benvenute altrimenti andremo avanti da soli. Lo dobbiamo per noi, i nostri figli e principalmente per chi soffre”.
Tutti si sono detti convinti della necessità di agire per il bene comune, anche con percorsi diversi seppur complementari; infatti, non si prefigura più un percorso unidirezionale com’era stato a partire dall’istituzione dell’organismo di studio e consultazione a difesa dell’ospedale (istituito con delibera di C.C. nell’agosto 2013). I cittadini tornano protagonisti di un’opera di salvaguardia che non ammette ulteriori titubanze e attese. L’assemblea tornerà a riunirsi nella serata di lunedì.
Livia D’Alotto