Da circa un mese infatti, la sala Koinè, sede della polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catania, ospita le opere del pittore comprese le 52 che il Comune di Leonforte ha dato in prestito fino all’11 dicembre, ultimo giorno di esposizione.
“Oltre al prestigio di avere in mostra il nostro più grande pittore concittadino dell’epoca Garibaldina, per il nostro Ente il vantaggio è di aver avuto tutte le opere restaurate e ridonate alla loro luce originaria, a cura della Guardia di Finanza e dei professionisti incaricati dalla sopraintendenza di Catania” ha affermato il Sindaco Francesco Sinatra che è stato presente all’inaugurazione insieme al capo settore paolo Dottore e ai dipendenti dell’ufficio culturale: le signore Buonamico, Ilardo e Rapisarda, in occasione del quale ha ringraziato quanti caparbiamente hanno volute realizzare la mostra, ed in particolare la d.ssa Paladino che, in un momento in cui i valori sono in crisi e i diritti umani calpestati, ha scelto il tema del sacrificio umano in nome dell’Unità d’Italia.
“Dalle notizie che giungono da Catania nelle battute conclusive della mostra pare che sia stata molto visitata da gruppi scolastici e da privati cittadini che molto hanno apprezzato le opere del Liardo e il lavoro messo a disposizione dagli Enti ospitanti. Speriamo di poter ripetere presto un esperienza simile” ha concluso il primo cittadino.
La mostra traccia il percorso artistico del pittore garibaldino che partecipò alla spedizione dei mille e soggiornò a Napoli, Firenze, Palermo, Catania, rendendo testimonianza della grandezza e della povertà di un’epoca segnata dal sacrificio e dal superamento di sé in nome della libertà dei popoli.
Fra le opere esposte la più nota “Sepoltura garibaldina” della Civica Galleria d’Arte Moderna di Palermo.
Livia D’Alotto