Enna. Pubblicata la prima biografia del M° Francesco Paolo Neglia

Francesco Paolo NegliaEnna. La prima biografia ufficiale del compositore e direttore d’orchestra Francesco Paolo Neglia si deve a Murizio Agrò, musicista e ricercatore nel campo della musicologia. Da attento studioso della produzione artistica del nostro illustre concittadino, ha pubblicato nel 2004 il volume dal titolo “Francesco Paolo Neglia nella vita e nell’arte”, edito dalla MEF- Firenze Atheneum Oxenford, dove sono confluiti l’analisi critica delle opere più significative del Neglia e lo studio della personalità artistica e umana del Maestro. E’ lo stesso autore che racconta, nella premessa del libro, la sua esperienza di ricerca sul Neglia, che nasce un po’ per caso, un po’ per destino: “Volevo occuparmi di qualcosa di cui nessuno si era ancora interessato, così mi sono ricordato che in un armadio di casa mia, ben conservata, c’era una scatola contenente dei documenti ingialliti dal tempo. Il materiale ritrovato apparteneva a un musicista ennese dimenticato, Francesco Paolo Neglia. Ho iniziato a studiare quelle pagine e mi sono reso subito conto dell’importanza di questo compositore. Il materiale è arrivato a me grazie a Maria Evelina Neglia, zia di mia madre, che in vita era stata in buoni rapporti con un suo cugino molto speciale, Giuseppe Neglia, figlio del musicista Francesco Paolo. Francesco Paolo Neglia (2)Dopo la morte del compositore, avvenuta a Verbania il 31 luglio 1932, fu lui a prendersi cura di tutto il materiale del padre e fu lui che iniziò la prima opera di rivalutazione dell’Artista. In una lettera Giuseppe Neglia aveva espresso la volontà di non essere menzionato in nessuna delle manifestazioni musicali organizzate in onore di suo padre. E fu ancora lui, Giuseppe, in famiglia chiamato anche Peppino, a divulgare il repertorio del padre. Intraprese rapporti con i più noti musicisti e musicologi dell’epoca quali Giulio Confalonieri, Luigi Perracchio, Renzo Bossi, Mario Barbieri, Massimo Mila, Sergio Martinotti, Jacopo Napoli, Alfredo Mantelli, Edward Neill, Ottavio Ziino, Umberto Berrettoni e molti altri ancora. Con passione e amore filiale, dal 1939 in poi, iniziò l’opera di rivalutazione che s’interruppe alla sua morte, avvenuta il 31 luglio 1974. Le composizioni del Neglia furono eseguite in tante manifestazioni musicali e furono stampate da due case editrici, la”Edizione Musica” di Genova e “Augusta Edizioni” di Torino. Francesco Paolo Neglia (3)Il desiderio più grande di Peppino era che fosse l’Università ad occuparsi della rivalutazione storico-artistica del M° Neglia perché solo un’istituzione di alto prestigio poteva conservare la memoria di un musicista illustre. Alla cugina Maria Evelina Neglia affidò una parte della documentazione perché anche lei contribuisse a esaudire il suo desiderio. Per varie vicissitudini della vita questo materiale rimase custodito per oltre trent’anni in quell’armadio di casa mia, fino all’agosto del 1999, quando decisi di riprendere le fila di un discorso incompiuto”. Con questa presentazione l’autore Maurizio Agrò spera di calamitare l’attenzione dei lettori sulla vita e l’opera di un uomo che ha vissuto per la famiglia, per la musica e per la Patria, senza dimenticare mai la sua terra d’origine tanto amata ma ingrata.

Giuseppe NegliaRicorrendo quest’anno il 40esimo anniversario della morte di Giuseppe Neglia (1904 – 1974) (nella foto),  è doveroso ricordare questo figlio amatissimo del Maestro che si adoperò per rivalutare e divulgare l’opera artistica del genitore. Quando nel 1922 si ammalò la madre e la famiglia s’indebitò per affrontare le cure mediche, egli dovette abbandonare l’Università. Trovò impiego nell’azienda tessile lombarda De Angeli e Frua, dove riuscì a costruire una solida carriera di dirigente industriale che gli valse importanti onorificenze. Con l’affermazione in campo professionale e l’agiatezza economica, poté continuare la missione della sua vita: valorizzare la figura e l’opera artistica del padre perché avesse il dovuto riconoscimento nella storia della musica. Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, mentre il padre era nei campi di battaglia a servire la Patria, la famiglia rientrò ad Enna, allora Castrogiovanni, dove trovò un ambiente ostile. Lo stato di belligeranza tra l’Italia e la Germania in campi avversi, rese i Neglia invisi agli ennesi, che li ritenne delle spie al servizio dei tedeschi. Peppino, la sorella Emma e la madre Marie Dibbern soffrirono non poco per quella fredda accoglienza. A fine conflitto il padre dovette accettare il posto di maestro elementare per procurarsi i mezzi economici necessari al sostentamento della famiglia. Dopo un periodo di peregrinazioni nei comuni dell’alto milanese, la famiglia si stabilì definitivamente a Legnano, dove fu benevolmente accolta e dove il Maestro fondò un Liceo musicale. Dopo il 1950 – anno in cui fu rappresentata postuma al Bellini di Catania l’opera “Zelia”, l’unica composta dal genitore – Giuseppe Neglia si riavvicinò alla città natia del padre. cardaci vitoFu un ritorno nostalgico, avendo vissuto ad Enna gli anni adolescenziali. Instaurò, intorno al 1960, una sincera e profonda amicizia con Vito Cardaci (nella foto) che, diventato assessore comunale alla cultura, si prodigò per l’istituzione del “Concorso Francesco Paolo Neglia” per pianisti e cantanti lirici. Nel 1972, in occasione del quarantennale della morte del Maestro, il Comune organizzò grandi eventi. L’opera “Zelia” fu rappresentata nell’estate del 1974 al Castello di Lombardia, inserita nel cartellone della stagione lirica del teatro più vicino alle stelle. Il 29 ottobre dello stesso anno Giuseppe Neglia venne a mancare all’età di 70 anni. L’ultima edizione, il XXXII “Premio Neglia”, risale al 1998 mentre era sindaco Antonio Alvano e assessore alla cultura Rocco Lombardo. In giuria quell’anno tanti nomi prestigiosi del mondo musicale italiano tra cui il soprano Antonietta Stella e il mezzosoprano Fedora Barbieri. Da oltre quindici anni il Premio è caduto nell’oblio. Un appassionato cultore della musica negliana residente a Busto Arsizio, Giuseppe La Porta, si è alquanto rammaricato perché in occasione dell’80° anniversario della morte del Maestro (2012) e a 140 anni dalla nascita (1874 – 2014), nessuna iniziativa è stata programmata dalla città che gli ha dato i natali.

Salvatore Presti

Salvatore Presti Enna