Acqua, conferenza a Troina: “Politica scollata dalla volontà popolare”

Troina. Organizzata dal Comitato Cittadino e l’Associazione culturale Antonio Gramsci, si è svolta venerdì, nell’aula Magna dell’IISS Ettore Majorana, la conferenza dibattito, moderata da Silvano Privitera, sul tema “Ripubblicizzazione dell’acqua e gestione del servizio idrico in provincia di Enna” con il prof. Luca Nivarra, docente di Diritto Civile presso l’Università di Palermo, e Carlo Garofalo, coordinatore provinciale dei Comitati Cittadini. Parlando di ripubblicizzazione dell’acqua, era invitabile il richiamo al referendum del 12 e 13 giugno 2011.
Nivarra Privitera Garofalo e Bottitta
A tal proposito il prof Nivarra, che è stato uno dei 5 giuristi che ha formulato i questi referendari, ha detto: “L’esito di quel referedum, che ha abrogato alcune norme che avrebbero accelerato il processo di privatizzazione dei servizi pubblici essenziali, è stato modesto perché non c’è stata alcuna forza politica che, al di là del fatto tecnico della tariffa e della scelta del privato a cui affidare la gestione, abbia colto il significato che era un chiaro pronunciamento popolare per una gestione pubblica del servizio idrico integrato sottratta alla logica del profitto”. C’è stato uno scollamento tra il voto popolare e gli indirizzi delle forze politiche. Persino il Pd non fa mistero delle sue simpatie per la privatizzazione. Quello dell’acqua è un settore che richiede ingenti investimenti, in particolar modo per la manutenzione delle reti e la depurazione. Tutti i costi sostenuti dal gestore sono coperti dalla tariffa in ossequio al principio comunitario del “full recovery cost”, che non consente il ricorso alla fiscalità generale. La ripubblicizzazione dell’acqua passa attraverso la creazione di un soggetto unico nazionale che sappia utilizzare ingenti risorse. Intervenendo sul caso specifico della gestione del servizio idrico integrato in provincia di Enna, Carlo Garofalo ha detto che occorre rompere il silenzio su come si arriva a determinare la tariffa che è molto alta, se confrontata con le tariffe che applicano nelle altre province. Alcune voci della bolletta, come quella delle partite “pregresse-conguaglio 2005-2010”, che sono finalizzate a riequilibrare il bilancio, hanno indispettito gli utenti dl servizio. “Il problema è come rescindere il contratto con il gestore AcquaEnna”, ha aggiunto Carlo Garofalo. Ma per chiedere la rescissione del contratto occorre accertare le eventuali inadempienze del gestore e poter accedere agli atti del gestore. Sono intervenuti nel dibattito: Rosalba Vitale (“ci vuole coraggio per uscire dal sistema”), Elio Pistorio (“il gestore non rispetta la carta dei servizi”), Luigi Bottitta (“è difficile accettare la voce partite pregresse nella bolletta”), Fabio Siciliano (“impossibile accedere alla documentazione, l’unica via è quella giudiziaria”), Marinella Pacino (“il silenzio delle istituzioni e dei sindaci è inaccettabile) e Ugo Amata (“si è vinto il referendum, ma non c’è stato nessuno che se ne sia interessato, neppure i cittadini”).




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