Catenanuova, su gestione rifiuti lascia l’ARO ed autogestirà il servizio in gara pubblica

spazzatura bCatenanuova. Consumato ieri sera in consiglio comunale un atto di democrazia partecipata, quella di votare a favore di una scelta voluta da tutte le parti in causa, affidare la gestione futura della raccolta rifiuti ad una gara ad evidenza pubblica piuttosto che in house e deliberare la fuoruscita dall’ARO (Ambito raccolta ottimale), quest’ultima azione non condivisa dalla minoranza consiliare di “Rinascita per Catenanuova”, rappresentata dal capogruppo di minoranza Castelli e dai consiglieri Punzi, Passero, Bartolotta, Mazzaglia. Tempi lunghi per deliberare questo percorso, iniziato nel mese di agosto, per arrivare al consiglio di ieri con una sommatoria di ritardi ed inadempienze che lasciavano presagire la scelta dell’affidamento in house come una predominante. Sicuramente l’osservatore attento, un cittadino comune, aveva intuito che nella gara pubblica, c’era la certezza dei costi, il poter dialogare con un interlocutore unico e quindi avere il controllo delle responsabilità su ipotetiche inadempienze contrattuali. Da quel momento entra in campo il comitato cittadino pro gara pubblica, con oltre 800 firme, il Movimento 5 Stelle con altra raccolta firme e nel prosieguo con grande senso di democrazia, anche la presa d’atto da parte del sindaco Biondi, del presidente del Consiglio Castiglione e della maggioranza consiliare, che votando le due scelte, avrebbero dato voce alla volontà dei catenanuovesi, cioè l’autogestione del servizio, un ritorno al passato positivo che l’ingresso in Ato aveva cancellato con un deficit di 270 milioni di euro. Un consiglio vero – ha definito l’ex amministratore e anima del comitato Santo Zampino – con un confronto reale fatto di dialettica a volte accesa a volte pacata, ma che al termine ha fissato il momento della ripartenza. Un ruolo preponderante, quello della sezione locale del Pd con il segretario Gaetano Gagliano, abile tessitore di consensi nella propria maggioranza e che ha consentito queste scelte condivise. Catenanuova cosi delibera l’abbandono dell’ARO e segna nello stesso Consiglio un altro punto a favore, l’approvazione del progetto in variante dello strumento urbanistico per la realizzazione del CCR (Centro comunale raccolta rifiuti) in modo differenziato, su terreno di proprietà comunale situato in contrada “Forca”, con immediata esecutività.

Carmelo Di Marco







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