Catenanuova. “Zona Forca” sito dove realizzare il Centro comunale di raccolta rifiuti

CCR CatenanuovaL’isola ecologica, il punto importante per collocare la raccolta differenziata è stata croce e delizia per le diverse amministrazioni succedutesi in questi ultimi venti anni, ma tutti i siti presentati prima o poi manifestavano problemi di vincolo idrogeologico o di convenienza paesaggistica, tanto che, è saltata la scelta prima di Isola di Niente nella zona sud dell’abitato e nell’ultimo periodo anche quella in contrada Censi. Adesso pare che questo punto sia stato risolto dall’attuale consiglio con una delibera resa esecutiva e che identifica nella denominata “Zona Forca” il sito dove realizzare il CCR (Centro comunale di raccolta rifiuti) in adiacenza al vecchio mulino Bonaccorsi e nel perimetro individuato come centro di raccolta della protezione civile. Per la realizzazione è prevista una spesa di almeno 140 mila euro e una variante della zona per autorizzare la nuova destinazione d’uso. Un impegno assunto dagli assessori Antonio Guagliardo e Rosario Castiglione e portato avanti dall’ufficio tecnico con la preparazione di un piano dettagliato da parte di Lillo Zinna, che mette la parola fine alla diatriba, anche perchè la scadenza per il turn-over definitivo da ATO ad Aro e la conseguente scelta della gestione, impone la realizzazione in tempi brevi del Centro comunale di raccolta per far partire il servizio.”Vogliamo realizzare in tempi brevi questo strumento – dicono Guagliardo e Castiglione – per favorire il ribasso delle bollette e migliorare la vivibilità ambientale del nostro territorio”. Occorreranno lavori di ripianamento del terreno, una recinzione con muretto e rete metallica, un impianto di illuminazione, la piattaforma sarà di tipo industriale, insomma un lavoro egregio per l’importanza del sito. Qualche ricordo di amarcord per i non più giovani quando in quel terreno si giocava al calcio, un campo impervio e scosceso, ben lontano dai canoni economici di ora, quando bastava una pizza per essere contenti.

Carmelo Di Marco







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