La vita di Gesù in un film raccontato tra le bellezze archeologiche di Calascibetta e dintorni

Calascibetta film RedenzioneCalascibetta. Un progetto che dovrà mettere insieme cinema e archeologia. Un binomio importante, utile alla valorizzazione soprattutto del territorio xibetano. Il lavoro cinematografico dal titolo “Redenzione” , le cui riprese dovrebbero iniziare il prossimo mese di aprile, avrà lo scopo sia di rappresentare la vita di Gesù, con attori non professionisti o comunque sconosciuti al grande pubblico, sia di mettere in evidenza luoghi storici dell’Ennese, cuore dell’Isola. Per due giorni Calascibetta è stata la meta per chi vorrebbe finalmente accendere su di se i riflettori del cinema. In circa duecento, molti arrivati anche dalle province limitrofe, hanno partecipato alle selezioni che si sono tenute nell’Auditorium comunale. Copione tra le mani, diversi giovani si sono sottoposti al giudizio dell’organizzazione. “Lo definisco un progetto interessante, capace di mettere in risalto anche le bellezze archeologiche del nostro paese- ha spiegato Enzo Buscemi, cinquantenne del luogo – Non mi aspetto nulla in particolare, ho partecipato al casting perché mi piace recitare”. Diversi i bambini, accompagnati dai loro genitori, presenti alle selezioni. “Sono a Calascibetta per mia figlia, per la piccola Anastasia- ci dice Giuseppina Calini, arrivata da Mascali, provincia di Catania- A lei piace lo spettacolo, il cinema, così l’abbiamo accontentata”. A selezionare i partecipanti al casting, il regista del film Pippo Campagna, che lo scorso anno ha guidato il progetto della “Via Crucis” a Calascibetta, e Alessandro Caiuli, romano di nascita, da undici anni residente a Enna. Direttore della fotografia, Caiuli si porta dietro un bagaglio d’esperienza cinematografica importante. Una carriera lunga 44 anni durante la quale ha anche lavorato al fianco di registi del calibro di Marco Bellocchio, Roberta Torre e Pasquale Scimeca. Impegnato anche in occasione di alcuni importanti film, quali “Placido Rizzotto”, “Rosso Malpelo” “Il Prefetto di Ferro”, storica pellicola che racconta una vicenda accaduta nella cittadina di Gangi, quando il prefetto, Cesare Mori, noto per la tutela dello Stato, decise persino di chiudere le condotte dell’acqua della città al fine di scoraggiare gli uomini d’onore di un tempo che si nascondevano anche nei cunicoli del paese madonita. ”Stiamo cercando di muovere un mondo che, nell’Ennese, attualmente è fermo- spiega Caiuli- Non capisco perché c’è difficoltà a lavorare in questo territorio. Il cinema è qualcosa che mette in moto l’economia: lavorano le maestranze, il cast, oltretutto- continua Alessandro Caiuli- è un modo per mettere in risalto il territorio siciliano. La sceneggiatura di questo film, dal titolo “Redenzione”, vuole essere la storia rivisitata della vita di Gesù. Il film inizia dalla creazione del mondo e, di conseguenza, dalla storia di Adamo ed Eva”. Il regista Pippo Campagna, contento per l’interesse che si sta muovendo attorno al progetto, dice: “Un film complesso che parte dalla storia del Peccato Originale e si sviluppa con la Passione e Resurrezione di Gesù. Il momento della Redenzione, che da il titolo al film, verrà rimarcato da una scena che vedrà l’uomo e Dio tendersi le mani, in un rapporto intenso di reciproco amore. Anche la scena della Resurrezione non sarà quella tradizionale. Come location- conclude Campagna- sono stati scelti anche angoli xibetani di notevole importanza storica, come il Villaggio Bizantino e la Necropoli di Realmese”. Adesso si attende l’inizio delle riprese cinematografiche.

Francesco Librizzi





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