Non si esclude che tutta l’area venga interdetta al passaggio di persone e dei mezzi dei carabinieri, dopo il sopralluogo previsto per oggi, che segue a quello già effettuato ieri dopo il cedimento. Una situazione, quella dell’intero territorio urbano, che è sempre più delicata dal punto di vista statico. Rimane l’allerta per il muraglione del Carmine, che sorregge la villa comunale e interessa tra grandi arterie del centro storico, via Umberto, via Li Volsi e via Roma, che in caso di cedimento verrebbero travolte da una enorme massa di terreno e roccia. Tra l’altro dopo il nubifragio di ieri si dovranno effettuare nuovi accertamenti sul muraglione per capire se la situazione sia peggiorata. Timori per la transitabilità di via Nazionale, dove da anni si attende un intervento sul cedimento che interessa l’arteria che è quella dove sorge il nuovo quartiere Panotto con decine di attività economiche, commerciali e professionali e che è anche la strada di accesso alla città per quanti provengono da Enna, Leonforte, Villadoro, percorrendo la Ss 117. Via Nazionale fino a qualche anno fa era strada statale 117, ma da diverso tempo con l’urbanizzazione, l’Anas l’ha posta in carico al Comune di Nicosia, che non riesce a garantire la necessaria manutenzione. Nel tratto interessato dal cedimento verso il sottostante vallone, il fondo stradale si è praticamente spaccato a metà e la parte che si affaccia sulla scarpata si è abbassata di diversi centimetri. Un’interruzione di via Nazionale manderebbe totalmente in tilt la circolazione cittadina, perché tutto il traffico si dovrebbe spostare sul quartiere Magnana, dal quale poi, per accedere al centro urbano, si deve percorrere una strada a gomito strettissima che sbocca all’altezza della villetta che nei pressi dell’incrocio con via San Giovanni e ci sarebbero problemi per le ambulanze dirette all’elipista per gli elicotteri del 118 che si trova in contrada Fiumetto.
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