Enna. Rifiuti: incontro in Prefettura su discarica Cozzo Vuturo

Cozzo Vuturo 2Enna. Per la prima volta dopo almeno due anni, grazie all’intervento del Prefetto, Ferdinando Guida, c’è stata una riunione che aveva come tema centrale il tentativo di mettere in piena efficienza la vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo per consentire ai comuni della provincia di Enna di abbancare i loro rifiuti nella discarica ennese e così ottenere un risparmio economico rilevante. Basta un dato per far capire quando hanno spesso i comuni ennesi e quando invece potrebbero risparmiare con la messa in funzione della vasca B1 di Cozzo Vuturo. Attualmente il costo di una tonnellata di rifiuti abbancati in una discarica fuori provincia costa 110 euro a tonnellata, mentre abbancare una tonnellata nella discarica di Cozzo Vuturo verrebbe a costare 70 euro, quindi un 37 per cento in meno. In un momento in cui in Sicilia di parla di emergenza discarica riattivare Cozzo Vuturo sarebbe molto importante per tutti, specie per la collettività che le bollette le sta pagando in maniera salata. Ad aprire i lavori, nella riunione della Prefettura è stato il presidente della nuova Srr, Sebo Leanza che nel suo intervento ha sostenuto che la Regione, proprio per la criticità del momento, dovrebbe farsi carico della messa in sicurezza definitiva della discarica di Cozzo Vuturo e anche dell’ampliamento della stessa visto che sul piano burocratico l’ampliamento (finanziamento di circa 15 milioni di euro) potrebbe avvenire con una certa celerità, essendosi completate le operazioni burocratiche. Una proposta è partita dal riconfermato commissario regionale, Eugenio Amato, suggerendo che in alternativa all’intervento della Regione, che potrebbe lasciare il tempo che trova, siano i Comuni a farsi carico del costo della messa in sicurezza, mentre il sindaco di Enna, Paolo Garofalo, ha proposto di utilizzare il ribasso d’asta per i lavori di ampliamento per la messa in sicurezza e quindi trovare i soldi necessari per l’impermeabilizzazione della vasca B1. Il Prefetto Guida si è dichiarato d’accordo ad interessare la Regione, ma ha chiesto un impegno preciso da parte di tutti perché la situazione sta diventando esplosiva. Il Presidente del Collegio di liquidazione, Antonino Di Mauro, ha invece sollecitato un intervento dei Comuni sia perché più rapido sia anche perché il recupero di quello che si spende per la messa in sicurezza verrebbe subito recuperato. Un intervento, tra l’altro che potrebbe essere fatto dall’Ato, tagliando alcune spese ma naturalmente con investimenti anche da parte dei Comuni che recupererebbero automaticamente le somme investite attraverso i risparmi del costo dello smaltimento. Armando Glorioso, sindaco di Nissoria, è intervenuto sostenendo che la nuova società di scopo potrebbe accendere un mutuo di un milione di euro che sarebbe garantito dai Comuni. Tale soluzione sarebbe la più semplice di tutte le altre proposte perché si avrebbe subito la somma necessaria per i lavori. Il prefetto Fernando Guida ha accolto favorevolmente la proposta del sindaco Glorioso. Sebo Leanza, ha sostenuto invece che i tempi di attivazione della società di scopo sarebbero troppo lunghi. L’ing. Palumbo, tecnico dell’Ato, ha ricostruito tutti i passaggi che hanno portato alla chiusura della discarica di Cozzo Vuturo. E’ intervenuto anche l’ingegnere Ferrigno, responsabile del settore Ambiente della ex Provincia regionale, ha sostenuto che bisogna spiegare alla Regione il percorso che si deve fare per la riapertura della discarica, cosa che ritiene possibile, per la B1, nell’attesa della messa in sicurezza. Il sindaco di Barrafranca, Salvatore Lupo, ha proposto di tentare tutte le vie possibile ma con una certa immediatezza, a partire dall’incontro con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, per spiegare la situazione discarica di Enna. A conclusione dei lavori il Prefetto ha sintetizzato le varie proposte assicurando che si attiverà immediatamente presso il Governo regionale per chiedere un incontro di una delegazione di Sindaci della provincia per prospettare le soluzioni proposte nel corso della riunione.


Flavio Guzzone per il quotidiano La Sicilia