Lo xibetano Angelo Di Dio nominato vice presidente del Centro studi cinematografici di Roma

Angelo Di Dio1All’Assemblea nazionale del Centro studi cinematografici di Roma, oltre ad essere confermato nel direttivo nazionale, lo xibetano Angelo Di Dio è stato nominato vice presidente nazionale. Con lui nel direttivo, anche il catanese Sebastiano Gesù, storico del Cinema, e i catanesi Salvatore Pittera e Aldo Rompineve, eletti come revisori dei Conti.
“Un riconoscimento importante – ha subito dichiarato Di Dio – anche perché c’è la consapevolezza di condividere questa responsabilità con importanti personalità del mondo del Cinema. Fanno parte del direttivo nazionale, nomi di prestigio come Giancarlo Zappoli, direttore responsabile di Mymovies, il più famoso portale online dedicato al cinema che appartiene al gruppo Repubblica-L’Espresso, e, ancora, Elio Girlanda, professore universitario alla Sapienza di Roma e autore di testi fondamentali per la cultura cinematografica, ma anche Sebastiano Gesù, il maggiore esperto del rapporto fra Storia e cinema siciliano”. Il regista, presidente dell’associazione culturale L’Arpa di Enna e della compagnia teatrale che porta lo stesso nome, aggiunge: “L’anno comincia con nuovi impegni che spaziano dal cinema al teatro: si sta già lavorando alla nuova produzione teatrale La moglie che ha sbagliato cugino dello scrittore Umberto Domina, con uno straordinario cast ennese che verrà presentato nella stagione del teatro Garibaldi di Enna nella prossima primavera. Nell’ambito del Csc di Roma fornirò il mio apporto nelle nuove strategie del mercato editoriale che puntano a valorizzare l’online”.
Oltre che in decine di regie teatrali, Angelo Di Dio, presidente del cinecircolo “Novecento” a Calascibetta, è stato impegnato come direttore di produzione nel film “La voce di Rosa” (2011) di Nello Correale e nel documentario “Il Signore delle Nevi” (di prossima uscita) dello stesso Correale.
Il Centro studi cinematografici, presieduto dal regista Rai Carlo Tagliabue, è una delle nove associazioni di cultura cinematografica riconosciute dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento Spettacolo – e dal Ministero dei Beni culturali. Nella sua attività quarantennale ha orientato il proprio intervento culturale allo studio del fenomeno “cinema” in tutti i suoi aspetti e alla formazione del pubblico e degli operatori di settore per una educazione critica all’uso dei mass media.