A nostro parere – aggiunge Alfredo Schilirò – l’intervento pubblico appare fondamentale per una buona politica dell’occupazione perché l’impatto sulla creazione dei posti di lavoro è diretto. I programmi pubblici appaiano interessanti perché possono favorire la produzione e la fruizione di beni pubblici di cui vi è carenza creando un modello di sviluppo in cui tali beni abbiano un rilievo maggiore, nel sistema economico del libero mercato.
La casa è l’elemento cardine per una famiglia e intervenire in materia di edilizia residenziale ha il duplice obbiettivo di dare una casa a chi non la possiede e creare occupazione per i lavoratori dell’edilizia – sottolinea il Segretario degli edili della Cgil di Enna.
In Provincia di Enna il patrimonio edilizio pubblico ammonta a circa 2500 alloggi. Tali alloggi sono principalmente di proprietà dello IACP (Istituto Autonomo Case Popolari), seguite dalle proprietà comunali e, minoritariamente da proprietà della Regione Sicilia e dallo Stato. Si tratta di abitazioni ormai datate, alcune in stato di degrado e le più recenti non hanno meno di vent’anni. Sono abitate soprattutto da anziani e pensionati di fascia di reddito medio basso.
E’ indispensabile innescare un circuito virtuoso di manutenzione continua e riqualificazione dell’intero patrimonio. La nostra provincia non ha bisogno di nuove case e di consumare altro territorio – aggiunge Schilirò – ma di riqualificare e rilanciare l’esistente. Un intervento continuo e duraturo nel tempo, che interessi, a rotazione l’intero patrimonio, sarebbe in grado di generare occupazione continua non solamente tra gli edili ma su tutta una serie di lavoratori legati all’impiantistica in genere e a quanto ruota intorno all’edilizia.
Si rende necessario rifare le coperture degli edifici, rifare i prospetti e le facciate, riqualificare energeticamente gli immobili, consolidare alcuni edifici, coibentare, installare gli impianti di riscaldamento, adeguare e abbattere barriere architettoniche, sfruttare la bio edilizia la quale potrà creare un indotto virtuoso nella produzione in loco di nuovi materiali. Questo – conclude il Segretario degli edili della Fillea Cgil di Enna Schilirò – consentirebbe ad esempio la creazione, nella Valle del Dittaino, di un polo ad alta specializzazione di materiali per la “green economy”.