Carnevale di Gagliano: Quaresima inizia con l’indignazione dell’arciprete don Pietro Antonio Ruggiero

gagliano carnevale 2015Gagliano. La quaresima inizia con un velo di indignazione da parte dell’arciprete Don Pietro Antonio Ruggiero, che ha usato parole forti contro la decisione di spostare la sfilata di carnevale al primo giovedì di quaresima. “Sono indignato e umiliato – ha detto durante la celebrazione del mercoledì delle ceneri –. Per tutto c’è un tempo, ma ormai si sta perdendo il senso delle cose importanti e tutti i giorni sono diventati uguali. Non c’è più differenza tra la domenica e il lunedì. Questa è una mancanza di rispetto che ci fa apparire poco credibili agli occhi delle altre religioni e facili prede da soggiogare. Non ci sono scuse che tengano. Mi dispiace che il sindaco, l’assessore e il presidente del comitato abbiano apposto la loro firma per questo posticipo del carnevale nel tempo quaresimale”. Dopo questa ammonimento, l’arciprete ha presentato all’assemblea le iniziative che si svolgeranno in tutto il periodo. Anche quest’anno si ripropongono le statio quaresimali, con percorsi spirituali e momenti di intensa riflessione. Tutti i venerdì, alle 19, a Santa Maria delle Grazie si contemplerà un volto della Passione, a cominciare da quello di Simone di Cirene, associato al concetto dell’aiuto del prossimo. Seguiranno altre figure, come quella di Giuda Iscariota e il problema delle relazioni; Nicodemo e la ricerca di Dio; Maria Maddalena e il volto dell’amore.
In piena quaresima ricorrerà la festa del patrono San Cataldo, che si celebrerà l’8 marzo, con tradizionale processione e, la sera del 7 marzo, primi vespri solenni e apertura della cappella di San Cataldo. Dal 13 al 22 marzo, invece, in occasione della prossima ostensione della Sacra Sindone a Torino, Gagliano riceverà una copia del sudario dove fu avvolto Gesù Cristo dopo la sua morte. La copia riproduce esattamente la tela originale: stesso tessuto, stessa grandezza e stessa immagine di Gesù impressa. Questa copia sarà esposta per una settimana presso il convento delle suore Sacramentine a Santa Maria di Gesù, per dare la possibilità di contemplare il prodigioso lenzuolo a chiunque non fosse nelle condizioni di visitarne l’originale a Torino. Nel corso della settimana, dal 13 al 22, si susseguiranno delle iniziative a carattere spirituale e culturale a cura dell’associazione La Fionda.

Intanto è finito in bellezza il carnevale gaglianese, con balli e premi ai gruppi in maschera primi classificati. Quattordici in tutto, di cui due composti da adulti e dodici da bambini. La giuria, presieduta dall’autore e regista Vincenzo Giuseppe Baldi, si è espressa adottando i criteri di originalità del tema, complessità degli abiti, del trucco e delle acconciature. “Speriamo che il prossimo anno i gruppi formati da adulti siano più numerosi”, ha detto Baldi.
La classifica ha visto degli ex aequo. Per gli adulti il primo premio è andato agli unici due gruppi in maschera presenti in gara: “Abba…bbiamo ’70” e “Piccole canaglie”. Per la sezione bambini, il terzo posto ex aequo ai gruppi “Crazy in circus” e “Medievali”. Il secondo ai “Cowboy” e il primo ai piccoli “Clown”.
Dopo la sfilata, la serata è andata avanti con l’esibizione di ciascun gruppo e poi con l’animazione del maestro di ballo Gianluca Ferrigno insieme alle ragazze della scuola di ballo. Fino a tarda sera i gruppi in maschera sono rimasti in piazza a ballare.
Si dice soddisfatta la presidente del comitato organizzatore del carnevale che, insieme ai suoi collaboratori: Enrico Palmisano, Sandro Varveri, Nicoletta Narcisi, Nicoletta Valguarnera e Teresa Narcisi, hanno organizzato tutte le serate del carnevale. La presidente ringrazia quanti hanno collaborato, i bambini, i genitori, i gruppi e l’assessore allo spettacolo, Aldo Di Cataldo.

Valentina La Ferrera



Il sindaco di Gagliano, Salvatore Zappulla, replica alle parole di indignazione pronunciate dall’arciprete Pietro Antonio Ruggiero durante l’omelia del Mercoledì delle Ceneri dinanzi all’assemblea parrocchiale, riguardo alla decisione di rinviare i festeggiamenti dell’ultima sera di carnevale al primo giovedì di Quaresima, ritenendola inopportuna in quanto non rispettosa del periodo di penitenza quaresimale. La decisione di posticipare il carnevale derivava delle avverse condizioni meteo che ne avevano impedito il normale svolgimento nel giorno di martedì grasso.
Il primo cittadino, venuto a conoscenza delle parole di don Ruggiero tramite un articolo pubblicato su questo giornale, risponde con fermezza: “Apprendo dagli organi di stampa dell’indignazione e dell’umiliazione di don Pietro Antonio Ruggiero patite in seguito al recupero della serata finale del carnevale nella giornata di martedì 17, a causa delle avverse condizioni meteo. Non è stato lo sfogo comprensibile, reiterato e forse anche atteso, a spingermi a rispondere – dice – ma il tono perentorio di accusa, quel puntare il dito contro qualcuno (che nella fattispecie si identifica con il sindaco), reo di aver autorizzato una serata di festa per i bambini, i giovani e gli adulti di Gagliano”. Lo scopo di questo sfogo del sindaco è quello di chiarire i ruoli, senza polemiche, pur riflettendo sul concetto di fede. “Identifico il concetto di fede, forse velocemente e con superficialità – aggiunge Zappulla –, con un contenitore immenso di valori, pensieri, comportamenti e quant’altro, che non ha limiti né confini, non conosce ostacoli, minacce o distrazioni”. Infine chiosa con una precisazione: “Per difendere la fede si muore anche sgozzati. E’ quindi paradossale che un autografo del sindaco, garante della laicità dello Stato, possa scalfire la cristianità e scatenare reazioni abnormi. Chi ha voluto riflettere in religiosa penitenza nel giorno di Quaresima, lo ha fatto senza tenere conto della mia autorizzazione. Chi, invece, ha voluto dedicarsi ad altro, lo ha fatto altrettanto liberamente. Sui comportamenti non cristiani della comunità, almeno su quelli, credo che il sindaco abbia ben poco da rimproverarsi”.