La denominazione di “Piazza Sac. Antonino La Giglia” ha origine da una interpellanza del gruppo consiliare Big Bang che nel dicembre 2014, a seguito di una precedente richiesta presentata dai fedeli della Parrocchia del SS. Salvatore per un totale di più di 800 firme, rinnovò la proposta al fine di commemorare l’umiltà e l’impegno sociale e culturale del Parroco a favore della comunità.
L’iter burocratico è stato piuttosto lungo: presentata la petizione da parte dei fedeli, sono seguiti vari incontri della Commissione Toponomastica, la cui scelta di una piazza che fosse centrale e frequentata dai giovani, è stata accolta dal Consiglio Pastorale, quest’ultimo ha fatto richiesta di apporre nella piazza una targa con una epigrafe contenente un pensiero sulla vita del sacerdote che cosi recita “Uomo dell’ascolto e del dialogo, Cristiano in costante ricerca e dalla fede “pensata”, Educatore instancabile e appassionato, Sacerdote amante del Vangelo e della storia, Ponte di comunicazione tra terra e cielo”.
Tuttavia, non essendo ancora trascorsi 10 anni dalla morte del parroco, la delibera di giunta diventerà eseguibile dopo l’acquisizione del parere che sarà espresso dalla Deputazione di Storia Patria di Catania e l’autorizzazione da parte della Prefettura di Enna.
Livia D’Alotto