Quanto sopra ripreso dal quotidiano La Sicilia
Aggiornamenti:
Pare sia stato presentato all’autorità competente un esposto da parte dei familiari del paziente.
L’ambulanza che avrebbe dovuto trasportare l’infartuato dal pronto soccorso all’elipista (100 metri) è in fermo tecnico (guasta) da ben 8 giorni.
Il Sindaco Francesco Sinatra ha rilasciato la seguente dichiarazione: “da parte del Comune è organizzato tutto alla perfezione c’è un reperibile puntualmente comunicato alla centrale operativa del 118 con numero di cellulare e fisso. In aggiunta c’è il numero di cellulare di riserva sempre attivo del responsabile ufficio di Protezione civile Comunale. L’operatore del 118 non ha avvertito per errore ne il reperibile ne il responsabile di Protezione Civile dell’arrivo dell’elicottero come ormai in modo consolidato avviene dal luglio 2014. L’ASP 4 con un comodato d’uso regolarmente registrato ha demandato al comune l’intera custodia e gestione dell’elipista.
Riportiamo integralmente la comunicazione di M5S: “Pazzesco. La Borsellino indaghi”.
Mancano le chiavi della pista dell’elisoccorso dell’ospedale di Leonforte e un paziente colto da infarto, in attesa di trasferimento (a Enna o a Catania), rischia di morire.
Il volto della malasanità, o meglio della mala amministrazione della sanità, ha rischiato di materializzarsi nuovamente in Sicilia. Solo l’abbattimento del cancello sulla pista, dopo circa 20 minuti di vana e angosciosa attesa che dal Comune arrivasse il reperibile con le chiavi, ha permesso all’infartuato e all’ambulanza di raggiungere l’elicottero, pronto al decollo.
A denunciare l’episodio sono stati il M5S di Leonforte e il comitato Pro Salute dell’ospedale.
E a quanto pare non sarebbe la prima volta che il mancato arrivo della chiavi abbia rallentato drammaticamente la macchina dei soccorsi.
Secondo quanto raccontato dal comitato Pro Salute, il reperibile del Comune in possesso delle chiavi non sarebbe stato avvertito.
“In ogni caso – dicono i deputati del gruppo parlamentare M5S all’ARS – è assurdo che le chiavi non stiano in ospedale, ma a circa un chilometro e mezzo di distanza, aprendo la strada a tutti i possibili inconvenienti. E siccome c’è di mezzo la vita, questo è inammissibile“
Per chiedere di fare chiarezza sulla vicenda, intanto il deputato Stefano Zito, vicepresidente della commissione Sanità di palazzo dei Normanni, ha scritto all’assessore alla Sanità Borsellino”.
A tenere le chiavi lontane dall’ospedale sarebbero questioni burocratiche e autorizzazioni mancanti, che avrebbero spinto il Comune a prendere in carico la situazione.
Ma i problemi dell’ospedale non si limiterebbero solo alla pista dell’elisoccorso. Anche l’ambulanza dell’ospedale, che avrebbe dovuto trasportare l’infartuato fino al cancello della pista, era in fermo tecnico (leggasi guasta) da circa otto giorni. Per cui al trasporto fin davanti alla pista ha provveduto l’ambulanza del 118.
E il fermo tecnico – secondo quanto raccontato dai componenti del comitato – si ripeterebbe praticamente con una costante allucinante, visto che l’ambulanza è molto vecchia.
E le carenze dell’ospedale continuano in sala operatoria e in corsia, dove si registra una carenza di anestesisti e cardiologi. Manca pure una emoteca.
“E’ la politica dicono i deputati M5s d sala d’Ercole – a determinare le dotazioni degli ospedali e non le reali esigenze del territorio. Al più presto visiteremo l’ospedale per renderci conto di persona della situazione”.