Un anno e sei mesi per maltrattamenti e un’ipotesi di truffa, con la condizionale, l’ennese Mario Marasà, e 8 mesi per maltrattamenti, con pena sospesa e non menzione, tre ex dipendenti, gli ennesi Luigi Riviera, Francesco Maddalena e Cristian Gino Tinebra. Per i tre, a differenza di Marasà, c’è il beneficio della non menzione nel casellario giudiziale. L’amministratrice del centro, la figura-chiave dello scandalo, ad oggi non è mai stata condannata ed ancora sotto processo, con il giudizio ordinario, dinanzi ai giudici del Tribunale di Enna.