Calascibetta: chiesta la revoca dell’incarico al presidente del Consiglio

speciale maria ritaCalascibetta. Il colpo di scena arriva con il consigliere Salvatore Rosso: “Se l’Amministrazione comunale ci segnalerà un nome papabile alla carica di presidente del Consiglio, noi lo voteremo”. Così, in attesa di una risposta ufficiale del sindaco, è stato rinviato il voto sulla proposta di revoca del presidente del consiglio, Maria Rita Speciale, ritenuta “non imparziale” da “Calascibettattiva” e dal “Gruppo Misto”. Un punto all’ordine del giorno discusso dai soli otto consiglieri firmatari della revoca, mentre l’Amministrazione, il Pd e i consiglieri Indipendenti hanno deciso di abbandonare l’aula in segno di solidarietà nei confronti della Speciale, che, in quanto parte in causa, ha scelto, da subito, di non partecipare alla discussione, lasciando la conduzione del punto all’ordine del giorno al vice presidente Giuseppe Vanadia. Ma l’Amministrazione non doveva difendere in aula l’operato della Speciale? “L’uscita dall’Aula – hanno spiegato fonti del governo cittadino – è servita ad evitare scontri politici, visto che il contenuto della mozione è pieno di falsità”. A leggere il documento sulla revoca è stata Gabriella Capizzi (Gruppo Misto) che ha sviscerato 15 motivazioni, tra le quali quella di “non essere stata super partes”. Poi l’intervento a sorpresa di Rosso, che, in cambio di votare la revoca, ha proposto all’Amministrazione comunale di segnalare un altro nome alla carica di presidente del consiglio. Una figura politica che verrebbe votata anche da “Calascibettattiva” e dal “Gruppo Misto”, naturalmente il sindaco dovrebbe invitare la Speciale a dimettersi. Per la Capizzi (Gruppo Misto) l’iniziativa di Rosso potrebbe anche essere valida, ma la problematica: “Non si risolverà con la nuova nomina, necessitano le dimissioni del sindaco”. A difesa del presidente del consiglio è arrivata la dichiarazione del sindaco Carmelo Cucci, il quale ha detto: “Non tradiremo mai l’impegno politico assunto con Maria Rita Speciale, che ha dimostrato correttezza e toni pacati, sono loro, “Calascibettattiva” e il “Gruppo Misto”, a rendere impossibili le riunioni d’aula”. Sull’argomento anche il pensiero dello stesso presidente del Consiglio: “Io non sono stata mai irrispettosa delle prerogative dei Consiglieri di minoranza e di maggioranza, quanto invece è stato il mio ruolo a non essere rispettato soprattutto da alcuni componenti della nuova maggioranza consiliare. Questa mozione – ha concluso la Speciale – sembra essere la risposta al mio rifiuto di compravendita politica”. Insomma, tra l’Amministrazione e la maggioranza Consiliare, oramai, è “muro contro muro”. Così appare scontato che la revoca al presidente sarà nuovamente ripresentata, anche se per essere approvata saranno necessari dieci voti.

Francesco Librizzi





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