Alzheimer e gestione integrata al Centro Diurno Piazza Armerina

Salvina PalmeriLa malattia di Alzheimer viene definita la malattia dell’ultimo ventennio, un’emergenza medica e sociale alla quale si dovrebbe porre rimedio con una certa urgenza e con mezzi e cure adeguati. “L’organizzazione Mondiale della Sanità – dichiara la dottoressa Salvina Palmeri, recentemente laureatasi con una tesi sulla malattia d’Alzheimer e componente infermieristico del Centro Diurno Alzheimer di Piazza Armerina – ha inserito la malattia tra le priorità globali di sanità pubblica. Secondo una ricerca il numero delle persone affette da demenza in tutto il mondo è destinato a triplicare entro il 2050 con 135 milioni di malati. L’Italia è uno dei paesi al mondo con la più alta percentuale di persone anziane, quindi più a rischio”. “Sulla gestione di questa patologia in Sicilia – sottolinea Salvina Palmeri – non ci sono iniziative adeguate perché ci sono difficoltà di accesso ai servizi, ritardi nelle cure, scarso coordinamento degli attori coinvolti nei diversi setting di cura”. Dai dati in possesso dell’Associazione Malati Alzheimer (Aima) provinciale in provincia di Enna sono circa duemila i malati di Alzheimer, ma soltanto poche decine ricevono assistenza valida, soprattutto nel Centro diurno armerino. L’Alzheimer – sottolinea la dottoressa Palmeri – viene definita malattia devastante, perché non colpisce solo il paziente, ma coinvolge drammaticamente tutta la famiglia sulla quale cade un enorme carico assistenziale ed emotivo; i costi sociale legati all’assistenza sono enormi. La “gestione integrata” potrebbe essere una strategia efficace e potrebbe offrire al malato una rete integrata di azioni, che se bene attuate, permette un rallentamento dell’evoluzione della malattia ed al tempo stesso risponde bene alle esigenze dei familiari. Il “modello della gestione integrata” oggi è considerato l’approccio più indicato per migliorare l’assistenza alle persone con malattie cronico-degenerative”. L’obiettivo generale è quello di ottimizzare i “percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali mettendo al centro dell’organizzazione il paziente e la famiglia. “In provincia di Enna il Centro Diurno dell’ospedale Chiello di Piazza Armerina – evidenzia Salvina Calmieri – accogliendo i malati e le famiglie è un grosso passo avanti, anche se il “centro” merita maggiore attenzione da parte dell’Azienda sanitaria per renderlo più rispondente ed efficace ai malati ed alle famiglie applicando terapie non farmacologiche (riabilitazione neuro cognitiva) ed i sostegni alle famiglie“.