Nicosia. Calcio, derby amaro e sfortunato: il Nicosia non centra la salvezza

sport - calcio nicosiaNicosia. Brucia ancora l’episodio del rigore che non permette al Nicosia di raggiungere la salvezza. Si conclude così l’avventura della giovane squadra biancorossa in prima categoria. Nel derby dello spareggio valido per non retrocedere, il Brancioforti si aggiudica il match per 0-1 su rigore, davanti uno Stefano La Motta gremito di tifosi.
Questa volta l’A.s.d. Città Nicosia ci ha provato sul serio. Lo striscione, esibito dai componenti della squadra all’ingresso in campo prima di dare il calcio d’inizio, suona la carica dei propri tifosi e ne richiama l’orgoglio di una squadra con un glorioso passato. La rivale di una vita, davanti l’undici titolare biancorosso, si è giocata la partita a viso aperto, giocando una partita discreta, caratterizzata da un arbitraggio severo che ha fatto terminare la partita con tre espulsioni per parte. La prima occasiona è del Nicosia, su un cross dalla destra di Bruno, Castrogiovanni colpisce con forza la palla ma il portiere è bravo a parare e proteggere il proprio palo. Al trentesimo Screpis lancia in aria Giangrasso ma Ridolfo, insicuro nelle ultime gare disputate, dimostra di essere in giornata e sventa la minaccia in uscita. La partita è combattuta, soprattutto a centrocampo. Sul finire del primo tempo, la difesa esegue un grande intervento, con i due centrali Emanuele e D’Amico, che non permettono ad un velenoso tiro in area di raggiungere la propria porta. La ripresa inizia con un contropiede di Castrogiovanni che in solitaria sulla sinistra entra in area avversaria, ma il tiro sul palo del portiere viene sventato dall’estremo difensore Celi. I due portieri si dimostrano in giornata, costretti alla straordinari a causa dell’espulsioni che alla fine del tempo regolamentare erano già due per parte. Sullo scadere, infatti, Gastrogiovanni cade in area su evidente contatto col difensore Vaccalluzzo. La spinta non viene vista, l’attaccante, già ammonito, viene espulso per simulazione. L’ultima occasione prima del supplementare è del Nicosia, ma il gol viene annullato perché la palla messa al centro dal centrocampista Cacciato era di poco uscita dalla linea di fondo.
Nei due tempi supplementari da quindici minuti ciascuno si deciderà la permanenza in categoria, al Nicosia basterebbe un pareggio per raggiugere il risultato. L’occasione migliore della gara è del terzino Smantello, che da destra dell’area, su cross del migliore in campo Bruno, effettua un gran tiro che di testa viene respinto sulla linea dal difensore avversario, trovatosi in quella posizione quasi per caso. I Nicosiani non mollano, ma si salava il Branciforti anche nella rispesa, sul tiro del capitano Stimolo che, su invenzione cross di Bruno, non riesce a centrare la porta. L’episodio chiave, pochi minuti più tardi, Licata viene trovato in area e Giacarlo D’amico, finora insuperabile nonostante l’espulsione “unitile” del compagno di reparto Emanuele, nel tentativo di togliere la palla lo colpisce sulla gamba. L’arbitro assegna il generoso rigore alla squadra leonfortese che lo realizza con Mordà. L’arrembaggio finale del Nicosia non si concretizza e precede la festa in campo dei giocatori della Branciforte che riescono nell’impresa di vincere a Nicosia e portarsi a casa la salvezza.
Tristezza ed amarezza, tra le fila del pubblico, dallo sguardo dei giocati stessi. Il campo, come sempre nel calcio, decide ogni cosa mette alla luce ogni debolezza, ogni incurezza. É sul campo che la squadra di Burrafato ha sprecato la possibilità di salvarsi. Difficile raggiungere tale risultato perdendo otto delle quindici partite tra le mura amiche, di cui le ultime cinque di fila comprese le due gare del play out. I giocatori del Nicosia non si sono dimostrati all’altezza di alcune squadre del girone C di questa difficile categoria, ma nel complesso, nonostante la squadra fosse stata ripescata dalla seconda, un maggiore impegno e qualche episodio con maggior fortuna, avrebbe permesso qualche vittoria in più, soprattutto con avversari dello stesso livello, o addirittura inferiori. Il gruppo, il calcio a undici, che ricordiamo quest’anno ha giocato solo con ragazzi nicosiani, merita comunque il sostegno dei nicosiani necessario per rialzare la testa, ricompattare il gruppo e ripartire dal prossimo anno cercando di fare bene nel campionato di seconda categoria.

Il portavoce dell’A.S.D. Città di Nicosia, Vincenzo Lo Votrico

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