La settimana federiciana si è conclusa con lo spettacolo “L’Arte salva l’Arte”, una serata in musica con l’esibizione dei docenti della scuola “Mousike”, presieduta da Andrea Barbarino e diretta artisticamente da Giovanna Fussone. I protagonisti, tutti valenti musicisti, hanno catturato l’attenzione del pubblico strappando lunghi applausi ad ogni loro apparizione. L’associazione ‘Pro Enna’, con questa iniziativa, ha voluto sensibilizzare le istituzioni, i cittadini e quanti hanno a cuore la riapertura del Museo Alessi. Alla presenza del prefetto Fernando Guida, la serata è iniziata con i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura e un breve intervento di Cettina Rosso, presidente della Casa d’Europa, che ha consegnato due targhe di riconoscimento all’animatrice dell’evento, Giovanna Fussone, e al presidente del Comitato ‘Pro Enna’ e dell’Accademia Pergusea, Nino Gagliano, promotore del movimento pro apertura del museo. Lo storico dell’arte e cultore di storia patria, Rocco Lombardo, ha fatto un excursus sulle vicende del lascito del Canonico Giuseppe Alessi, morto di colera a Catania nel 1837, delle preziose collezioni di opere d’arte e raccolte di monete antiche, esposte – sin dalla seconda metà dell’Ottocento – nella canonica del Duomo e, infine, nel Museo a lui intitolato, inaugurato oltre 30 anni fa e chiuso da circa 8 anni. Il concerto è iniziato con l’esibizione dei maestri musicisti: Carmelo Colajanni, al clarinetto, e Angelo di Leonforte al pianoforte moderno; Pierpaolo Maccarrone, al violoncello, accompagnato dal pianista Francesco Cultieri. E’ stata quindi la volta di Lelio Giannetto, al contrabasso, e di Francesco Argento al vibrafono. Un piacevole intermezzo si è avuto con la cantante Katia Giuffrida, che si è presentata sul palcoscenico dal buio della platea. Alle musiche jazz del trombettista Alessandro Lo Chiano, accompagnato al piano da Angelo Di Leonforte, sono seguiti brani del repertorio classico-moderno del violinista Francesco Nicolosi. Il concerto si è chiuso con la performance del batterista Emanuele Primavera, del trombettista Alessandro Lo Chiano e del pianista Angelo Di Leonforte, che hanno eseguito pezzi di repertorio jazzistico, riscuotendo anch’essi meritati applausi.