Anoressia d’idee e programmi veri, bulimia di messaggi scontati

bulimia messaggiEnna. 14 giorni appena dal voto. Eppure, le macchine elettorali dei 4 aspiranti a Sindaco non carburano per come vorremmo. Non che manchi il lavoro sommerso, pur necessario, dei 245 candidati al consiglio com. le, ma stentano a circolare quei temi che segnano i tratti identitari d’ognuno, il livello di scontro o confronto, il grado di attenzione degli ennesi.
Emerge, al contrario, un’anomala lotta, ovvero una sorta di referendum su Crisafulli, la cui “ impresentabilità “ è stavolta ccu truccu, dopo essere stata vista come tale 4 volte dal PD nazionale. Su ciò s’è detto tutto, per cui tornarci serve solo per ricordare che questo partito in Sicilia è stato ridotto a scendiletto, a dominio di vecchi e nuovi cacicchi, asservito all’assurdità d’un segretario padrone ma indegno per le Istituzioni . Si prova sconforto e rabbia.
Enna richiede altro: idee innovative, classe dirigente di rottura e una cultura di governo locale efficace. Tutto questo ancora non emerge pienamente. Si spera tuttavia che si vada in questo verso. Se invece si auspica un referendum sull’ex sen., ormai a torto o a ragione indicato come l’immagine grigia del PD, allora si indichino le ragioni del SI e quelli del NO. Appare questo schema deviante, e al limite nocivo?.
Lo è, ahimè! Se ne prenda atto, e poi si faccia la scelta di campo senza celarsi nella odiosa battuta “ca tantu tutti i stissi sunu! “. Invece è tempo di presenza attiva e d’opzioni alla luce del sole. Del resto, va affermato, Crisafulli in queste elezioni è trasparente e non è ambiguo. Anche il suo messaggio è inequivocabile. Così il suo attivismo elettorale, tant’è che rifiuta il confronto / scontro con gli altri candidati. Sia chiaro, in essi non si riscontrano elementi di novità. Anzi il suo impianto è ripetitivo, vecchio e rancido. Ma è perennemente proponibile in Sicilia per via di fasce d’elettori ballerini e vulnerabili.
Le ragioni del SI ci sono note, per via delle sue frasi rudi che hanno fatto il giro d’Italia; delle sue spregiudicate azioni politiche respinte in prevalenza; delle sue immaginose proposte d’investimento mai andate in porto ( per fortuna ), del suo sistema di potere inaccettabile per il P.D. E non dimentichiamo i “ trucchi “ del simbolo, della gestione dell’Università, delle primarie e dell’uomo potente.
Le ragioni del NO restano a tutt’oggi sotto livello, non vengono alle orecchie della gente con nitidezza e forza. Anch’esse ci sono note, o almeno dovremmo supporre. Ne ricordiamo alcuni:
a) Presidente e C.d.A. dell’Università non possono essere a vita, non essendo proprietà privata. È ricchezza di Tutti, i quali sanno assegnare meriti.
b) No ai poteri politici dentro l’Università. Semmai, va tutelata dai mali.
c) Da 25 anni c’è chi non vuole il Piano Regolatore Generale. Enna è tra le Città d’Italia a non esserne dotata. No a tale vergogna.
d) Hanno voluto Enna gettata nella più triste solitudine territoriale svuotandola di passato recente e di futuro prossimo. Chi da anni l’ha dominata Le ha imposto di “consumare solo il presente“. No a questa classe dirigente.
e) I vecchi carrozzoni clientelari sono stipendifici ed esempi di sfascio. No agli ATO, all’Ente Autodromo.
f) Gestione dell’Acqua. Il No a questo significa “acqua bene pubblico“!
g) Il Libero Consorzio fotocopia della vecchia provincia è voluto così per mantenere le vecchie logiche di potere. No a esso per dire Si al Libero Consorzio della Sicilia Interna.
h) Occorre dire No alle proposte – stronzate. Enna necessita d’interventi sulle pendici, sul recupero dei contenitori vuoti, su Pergusa ed altro.
Anticipiamo la critica: è un elenco disordinato e senza un filo rosso!
È vero. Con questi punti si vuole, però, scendere nella verde valle dei programmi. Quindi, scarpe grosse e testa fine.

Vincenzo Cimino