Cataldo Salerno: la storia, la geografia e il sindaco di Enna

6 dicembre ennaI quattro candidati a sindaco di Enna, presi ad uno ad uno, sono tutti delle brave ed oneste persone. Ma per fare il sindaco ci vogliono, in aggiunta, anche altre qualità: autorevolezza, affidabilità, autentico attaccamento alla propria città. Come si fa a individuarle? Non è facile, ma ci possono venire in soccorso la storia e la geografia politiche di ognuno di loro. La loro storia politica ci dice come si sono schierati nel tempo e come sono schierati adesso, mentre la loro geografica politica indica a quali territori essi fanno riferimento ed a quali interessi effettivi è presumibile che ubbidiscano. Nel caso dei candidati a sindaco di Enna, l’individuazione dell’area geografica può sembrare superflua: è ovvio, si dirà, che tutti fanno riferimento a Enna e al suo territorio, ma non è così.
Andiamo, innanzitutto, a vedere la storia politica. Per tutti e quattro i candidati, l’area politica di provenienza è quella del Pd, incluso il candidato di Grillo. Cominciamo proprio da lui. Davide Solfato non è nuovo alla politica. Nel 2010 si candidò con Vincenzo Cimino, già segretario provinciale del Pci di Enna e poi iscritto al Pd di Perugia, nella lista Enna al Centro. Solfato prese 42 voti, una media di una preferenza per sezione. Con lui in lista c’era anche Maurizio Dipietro, ora suo concorrente come candidato a sindaco. Cinque anni dopo, l’attuale candidato grillino, laureatosi intanto a Catania, è dunque passato da Cimino a Grillo. In pratica è rimasto dov’era, cambiando soltanto genere: dal meditabondo-triste all’urlato-comico. Maurizio Dipietro nell’odierno Pd c’è stato fino a due consigli comunali fa, quando fu anche capogruppo dei Democratici di sinistra. Poi passò con Cimino nel 2010, nella stessa lista dove stava Solfato, venendo però eletto con 202 voti. Nel 2012 fece quindi un altro salto, lasciando Cimino per Crocetta, un percorso simile dunque a quello di Solfato, questa volta più orientato al tragicomico. Ora guida una coalizione di destra, con Alleanza nazionale e Forza Italia, ma a dispetto della bussola si dice di centrosinistra. Angelo Girasole, invece, nel Pd c’è stato fino al 2010 e nell’amministrazione Agnello fece addirittura l’assessore al bilancio, traghettando il Comune verso il dissesto finanziario, da cui ne uscì grazie ai milioni di euro che Crisafulli fece arrivare da Palermo. Nel 2010 partecipò senza successo alle primarie per la candidatura a sindaco proprio contro Crisafulli e, avendole perdute, lasciò il partito. Ora guida una dignitosa lista di centro. E veniamo a Mirello Crisafulli: lui è ancora nel Pd, dove riveste la carica di segretario provinciale. Per il partito erede del Pci, del Pds e dei Ds, Crisafulli è stato consigliere provinciale, deputato regionale, assessore regionale, vicepresidente del parlamento regionale, deputato nazionale, senatore della Repubblica e anche membro dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Gli mancano soltanto le Nazioni Unite e il Comune di Enna, e ha scelto Enna. Mai un cambio di casacca in oltre quarant’anni di esperienza politica. In fatto di affidabilità non lo batte nessuno.
Passiamo ora alle aree geografiche di influenza. Da questo punto di vista, abbiamo due candidati “locali” e due “stranieri”. Sono sicuramente locali Crisafulli e Girasole, che hanno nella città il loro centro di attenzione. Certamente Crisafulli ha un orizzonte molto più vasto, ma è da Enna che si propaga il suo punto di vista, e ad Enna sempre ritorna. Il suo amore per la città natale è a volte persino eccessivo. Sul quotidiano La Sicilia di qualche anno fa, nella “cronaca di Caltanissetta” fece bella mostra un titolo che prendeva spunto da una lettera al giornale di un cittadino nisseno, il quale lamentava il fatto che a Enna si facessero le cose e a Caltanissetta invece non si concludesse nulla. Il titolo diceva: “Per favore, dateci Crisafulli! Vi diamo in cambio cinque parlamentari!”. E non si riferiva al peso in chilogrammi. Vanno invece considerati “stranieri” Dipietro e Solfato. Il loro atteggiamento politico non ha nulla a che vedere con gli interessi di Enna. Solfato, come tutti i grillini, dipenderà sicuramente da quello che gli diranno via internet Grillo e Casaleggio, che guardano al Sud da Genova e Torino, con tutto il disprezzo razzista dell’Ottocento. Quanto a Dipietro, che vive prevalentemente a Catania, egli è solo accidentalmente il candidato di Forza Italia e Alleanza nazionale. In effetti è rimasto nell’area grigia del Megafono di Crocetta e di Lumia, ed è quindi il riferimento a Enna di poteri e interessi “stranieri” che sono dichiaratamente avversi a Enna e alla sua provincia. Sono, per intenderci, gli stessi poteri che a Enna hanno commissariato anche i condomini delle case popolari e che da tempo hanno preso di mira l’esistenza stessa della provincia, smontandola pezzo dopo pezzo.
E, in effetti, è proprio sull’esistenza della provincia che si gioca la partita delle elezioni comunali di Enna. Apparentemente gli ennesi andranno a votare per il nuovo sindaco e il nuovo Consiglio comunale. Nella realtà, invece, voteranno per il futuro della Sicilia centrale. A seconda di chi andrà a fare il sindaco, infatti, Enna nei prossimi cinque anni potrà ritrovarsi più forte di adesso, riconfermata nella sua leadership territoriale, oppure definitivamente indebolita e privata della sua provincia (o del suo consorzio, comunque si chiamerà). Un sindaco debole, o addirittura telecomandato da aree “straniere”, segnerebbe la fine della città e della provincia. Al contrario, un sindaco autorevole e profondamente legato alla sua città, potrà dare ad Enna e al suo territorio la stessa autorevolezza, e fare crescere entrambi.
Una puntualizzazione, infine, a chi si affanna a tirare in ballo l’Università in ogni occasione. L’Università Kore non c’entra nulla con il Comune di Enna, non dipende dal Comune. È totalmente autonoma, e quindi non rischia nulla, chiunque vinca le elezioni. Il 93% dei suoi studenti viene da altri comuni della Sicilia, dalle altre regioni e dall’estero.


Cataldo Salerno
ex Presidente della Provincia di Enna