“E’ il nostro contributo ad una realtà sociale dalle tante sfaccettature – dice il delegato Onav Tommaso Scavuzzo – L’iniziativa ha ricevuto il sostegno, oltre che della prefettura e del prefetto, Fernando Guida, delle associazioni di categoria che hanno coinvolto i loro associati dimostrando grande sensibilità e generosità. A tutti loro, oltre che al direttore del carcere ennese Letizia Bellelli che ci ospita, va il nostro grazie”.
All’iniziativa, infatti, partecipano i rappresentanti dell’Istituto professionale di Stato “ Federico II” insieme ad alcuni allievi, della Federazione Cuochi Ennesi, dell’Associazione Pasticceri ennesi e della Fisar, che si sono occupati della formazione dei detenuti con mini corsi di cucina, di pasticceria e di mise en place, e di sommelier, l’Anfe regionale che con gli allievi dei corsi che si tengono all’interno del carcere si è occupata di progettare l’invito, la Coldiretti, la Confartigianato e la Cna che metteranno a disposizione le materie prime per la realizzazione della cena. “E’ sicuramente un’esperienza per tutti – aggiunge Scavuzzo – perché è un incontro tra il mondo esterno e una parte della popolazione detenuta che porta un messaggio di speranza. E poi c’è anche il coinvolgimento dei giovani allievi dell’Alberghiero, chiamati a servire e cucinare insieme ai reclusi, che faranno una importante esperienza di vita”. Grande disponibilità è stata offerta dalle associazioni di categoria che attraverso i loro associati si renderanno partecipi del progetto a fini benefici. La cena sarà realizzata utilizzando prodotti del territorio e dell’entroterra siculo, come chiaro messaggio di valorizzazione delle nostre risorse agroalimentari e sarà allietata dalla musica del maestro violinista Stefano Termini.