“Dopo la posa della pietra della Disneyland locale – continua Dipietro – del primo mattone del grattacielo ad Enna bassa, della prima mattonella dell’aereoporto con i cinesi, del primo scalino della scala mobile (o percorso meccanizzato), tutti seppelliti dallo disvelamento della menzogna, ecco la Facoltà di Medicina e Farmacia dell’Univeristà Kore”.
Dipietro puntualizza sulla “fantomatica Facoltà di Medicina e Farmacia che in Italia non esiste, trattandosi di due facoltà differenti, convenzionata con l’Università “Dunarea Jos di Galati – Romania”, è relegata nella fantasia di chi l’ha concepita o, al limite, nelle speranze elettorali di chi crede che Enna sia popolata da allocchi”.
Il candidato a Sindaco della lista “Patto per Enna” continua e specifica: “Ad oggi, esiste una convenzione, di assai dubbia efficacia e forse priva di sottoscrizione tra l’Azienda Sanitaria locale e, non Kore, ma una non meglio nota Fondazione Proserpina. Non esiste una procedura amministrativa che possa fare presumere che tale Fondazione Proserpina possa ottenere le autorizzazioni di legge per portare ad Enna la Facoltà di Medicina. Esiste, invece, una tabella riportante il nome “Università Kore”, che vaga tra un piano e l’altro (dal IV piano a pianterreno) dei locali del nuovo Ospedale, locali che dovrebbero essere destinati alla cura della salute degli ennesi e non solo”.
A fine conferenza l’ultima considerazione politica di Maurizio Dipietro: “Per il resto, attendo smentita o le scuse agli elettori”.
Enna: arriva la facoltà di Medicina?
si riporta quanto pubblicato oggi sul quotidiano La Repubblica, che accenna sulla Facoltà di Medicina, a seguito di interviste a cura di Antonio Fraschilla:
Candidato Girasole: ….ma lo sa che ha perfino inaugurato la Facoltà di Medicina, con tanto di targhe in ospedale smontate il giorno dopo perchè era un bluf?…
Candidato Dipietro: … Ancora non c’è un accordo e nemmeno una delibera dell’ASP che cede i locali a questa università “parallela” alla Kore. Ma le targhe, non si sa bene come, erano state affisse comunque in ospedale.