La Ferrarelle e le acque minerali targate ‘Enna’

ferrarelleEnna. Nei giorni scorsi si è sparsa la notizia che la Ferrarelle, nota casa di produzione e distribuzione di acque minerali, sarebbe interessata all’acquisto di una non meglio identificata azienda di acqua minerale ricadente nel territorio della provincia di Enna. Molti si sono chiesti del luogo dov’é ubicata la fonte di quest’acqua minerale targata Enna, quale possa essere l’azienda e quale l’etichetta. Il tutto al momento è top secret, ma si mormora che l’accordo tra le parti è quasi concluso e che la firma avverrà entro luglio prossimo. Negli anni ’50 (molti ennesi avanti negli anni lo ricorderanno) il gruppo Marzotto fece richiesta, agli allora amministratori comunali, di acquisire in concessione gran parte delle aree attorno il lago di Pergusa, da destinare a strutture turistiche permanenti, finalizzate a promuovere flussi turistici nella splendida Conca Pergusina, in quel tempo con pochi insediamenti abitativi, tranne il villaggio rurale che fu inaugurato nel 1937. Al diniego della concessione, seguirono subito dopo i lavori per la costruzione dell’autodromo, completato nel 1958, e l’inizio delle gare automobilistiche con i Gran Premi. In tempi più recenti, nel 2005, un grosso investimento privato, 600 milioni di euro, più una quota a partecipazione statale e regionale, fu destinato al Parco Tematico di Regalbuto, lungo le sponde del lago Pozzillo. Numeri da capogiro: 153 ettari destinati alle aree tematiche; 3000 operai impiegati nella fase costruttiva dell’opera; da 1200 a 1500 addetti per la gestione del Parco; 1,6 milioni di visitatori previsti ogni anno; campi da golf, hotel a tre e quattro stelle per complessivi 2500 posti letto, senza contare l’impatto economico che avrebbe prodotto a favore della provincia, con riflessi in tutta la Sicilia orientale. I lavori dovevano iniziare nel 2006 e completati nel 2010. Tutto è rimasto sulla carta. Un altro eclatante annuncio è del gennaio 2009. Riguarda l’aeroporto intercontinentale da realizzare in territorio del Comune di Centuripe, confinante con la provincia di Catania, con la previsione di una pista di 5 chilometri, come quella di Malpensa, e un investimento di circa trecento milioni di euro. Erano i cinesi interessati a questo progetto. Secondo lo studio di fattibilità redatto dall’Università Kore, prevedeva uno scalo da 300 voli giornalieri, in decollo e atterraggio, secondo un mix di traffico diurno e notturno. Arrivarono i manager cinesi della holding della Hainan (Hna Grup), accolti con i tappeti rossi. Ripartirono con l’intesa di dare notizie sull’investimento ma, malgrado i solleciti, finì tutto in una bolla di sapone. Infine un progetto di uno scalo di idrovolanti nel lago Nicoletti, a pochi chilometri da Enna, sponsorizzato da politici ancora sulla breccia, chiuse la stagione ennese del decollo infrastrutturale di Enna e della sua provincia del primo decennio del nuovo millennio. Poi il nulla, neppure le solite promesse. Per di più, dei finanziamenti già accordati (vedi quelli dei lotti della strada Nord – Sud) sono stati cancellati o dirottati verso altri lidi. La crisi, infine, ha fatto la sua parte, avvolgendo nelle nebbie di sempre questa città. Adesso arriva la notizia dell’insediamento della Ferrarelle nelle nostre contrade che, se andrà in porto, potrà invertire il trend negativo di questi ultimi anni riguardo gli investimenti e l’occupazione.

Salvatore Presti

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