I ART/Teatro: tra danza e prosa. Tre spettacoli al teatro Garibaldi di Piazza Armerina

Retablo 2Prende il via da Piazza Armerina (16 giugno, Teatro Garibaldi, ore 21) e Pozzallo (20 giugno, Cine Teatro Giardino, ore 21) con il “Tifèo”, la storia del mostro dalle cento teste sepolto vivo da Zeus sotto la Sicilia, l’inedita quadrilogia di drammaturgie virtuali elaborate dalla compagnia Retàblo per la sezione teatro del Festival I ART, il grande contenitore di eventi multidisciplinari incluso nell’omonimo progetto comunitario, ideato e diretto da I World e con il Comune di Catania ente capofila. Ingresso gratuito, con ticket al botteghino, fino a esaurimento posti. Il Tifeo sarà a Catania e Palermo in settembre.
Il progetto di Retablo s’intitola Kthack, sintesi delle parole Katàne e Hack, e farà da fil rouge dei quattro spettacoli ideati per drammaturgie virtuali in impianti scenici tridimensionali: “Tifeo”, “De Cìnere”, “Soggiornando Vicino” e “Non si vive nemmeno una volta”. “Da una parte – spiega Turi Zinna, che firma la drammaturgia e la scrittura scenica di Tifeo – ci sono il territorio etneo e la città che siede sulle sue falde, per nove volte distrutta e sepolta sotto la lava: il più grande monumento mondiale all’oblio, alla rimozione e alla continua rinascita dalle ceneri di una memoria dimenticata. Dall’altra parte il mondo delle nuove tecnologie e della ricerca di modi non standardizzati di fruirne l’esperienza. Il tema che li accomuna è il linguaggio non lineare dell’inconscio, del mito, della decostruzione / distruzione / ricostruzione della realtà. Un approccio plurale affidato allo sguardo visionario di diverse competenze artistiche”.
Per il Tifèo, Turi Zinna, Fabio Grasso e Giancarlo Trimarchi si confrontano con l’energia rivoluzionaria del mostruoso gigante dalle cento teste e dalle cento braccia serpigne Tifeo, sepolto vivo da Zeus sotto l’intera massa dell’isola siciliana, con la testa schiacciata dal vulcano. Reietto, esiliato fuori dai confini translucidi della ben ordinata civiltà olimpica, il figlio della Terra e del Tartaro squarcia la superficie che lo cela seminando panico, cataclismi e tumulti nell’intimo del fortino occidentale.
Dal 1989 Retablo crea, produce e promuove drammaturgia contemporanea. Ha portato in scena numerosi autori mai rappresentati prima in Italia tra cui il venezuelano José Ignacio Cabrujas e il tedesco Daniel Call rispettivamente con i testi Acto Cultural e Das Kammerspiel. Fra le collaborazioni di prestigio Judith Malina e Hanon Reznikov del Living Theatre.

NAVE ARGO -Il 17 giugno al teatro Garibaldi di Piazza Armerina “Di Concetta e le sue donne” – a cura dell’associazione culturale Nave Argo di Caltagirone, che dal 1992 opera in Sicilia nel settore della prosa contemporanea e del teatro per l’infanzia.
Il copione è una drammaturgia ispirata al romanzo della scrittrice siciliana Maria Attanasio (Sellerio Editore). Spiega Nicoleugenia Prezzavento, la regista, che ne ha curato l’adattamento teatrale: “E’ un racconto viscerale, poetico e trascinante; storia speculare di militanza di due donne siciliane che, ognuna nel suo personalissimo modo, dicono no alla misoginia, all’ingiustizia sociale, alla politica dell’apparenza e dei salotti, televisivi e non. “Di Concetta e le sue donne” racconta due vicende individuali autentiche e “parallelamente convergenti” con un contrappunto di linguaggi che intreccia cunto e poesia, epica popolare e distillazione poetica”. Sul palco Rita Salonia e Nicoletta Fiorina che ne ha curato anche le musiche originali e gli interventi sonori. Gli spettacoli cominciano alle ore 21. Ingresso libero, con ticket al botteghino, fino a esaurimento posti. Lo spettacolo rientra nel cartellone del Festival I Art, il grande contenitore di eventi multidisciplinari incluso nell’omonimo progetto comunitario, ideato e diretto da I World e con il Comune di Catania ente capofila.

IN ARTE lgtUna principessa chiusa in una torre sogna il suo principe azzurro, una radio segna il legame con il presente, il sogno prende la forma di un incubo. Ruota intorno al tema del femminicidio lo spettacolo “Cromosoma X” prodotto dall’associazione culturale In Arte di Serradifalco (Cl) per il Festival I ART che debutta il 18 giugno a Piazza Armerina (En), Teatro Garibaldi (e prosegue a Palermo il 19 al Teatro Lelio e a Catania il 30 al Cortile Platamone, Sala Rosina Anselmi). L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. A Catania si ritira il ticket al botteghino 30 minuti prima dello spettacolo.
Con la regia di Simona Miraglia, che cura anche le coreografie, “Cromosoma X” si configura come una nuova tappa de “Il sesso” studio teatrale e coreografico sui nuovi confini del genere femminile, quello che Simone de Beauvoir ha definito, appunto, “Il Secondo Sesso”. Spiega la Miraglia: “E’ uno spettacolo che affronta in chiave ironica e surreale un tema drammatico e di forte attualità, quello del femminicidio. Una riflessione su un’identità sociale che, per ragioni ataviche, fatica ancora oggi ad affermarsi in Sicilia come in molte parti del mondo. La dimensione del sogno segna il racconto di una favola antica, che dal passato arriva al nostro presente depositandovi una memoria di immagini”.
Sul palco l’attrice Rossana Bonafede e i danzatori Alessandro Sollima e la stessa Miraglia. Fanno parte di Sicily Made, collettivo indipendente di giovani creativi costituito nel 2011. Come gruppo aperto di artisti, rete di luoghi variabile, insieme di danza, teatro e arte visiva, Sicily Made attua un processo di sperimentazione sui linguaggi teatrali per abbattere le barriere tra danza e teatro. Un percorso di ricerca coreografica, un’indagine sulle visioni e sull’immaginario creativo che parte dall’unico dato inconfutabile di cui tutti, bene o male, disponiamo: il corpo fisico e la sua capacità di interagire con altri corpi fisici.
“Cromosoma X” è inserito nel cartellone del Festival I ART, il grande contenitore di eventi multidisciplinari incluso nell’omonimo progetto comunitario.