Un successo quasi previsto quello di Filippo Randazzo, dato le prestazioni offerte in tante occasioni. L’atleta della Polisportiva Pro Sport Valguarnera, che a Rieti, ai campionati italiani juniores promesso, ha conquistato il titolo italiano nel lungo con la misura di 7,63 ed acquisito il diritto a partecipare ai campionati europei di Eskilstuna in Svezia dal 16 al 19 luglio. Carmelo Giarrizzo è il tecnico che segue Filippo Randazzo sin dai primi passi nell’atletica. “In verità dopo il primo salto di 7,63 che mi poneva in testa – dichiarato Filippo Randazzo – ho tentato il tutto per tutto di trovare il “salto giusto, 7-80 tanti per intenderci, non ci sono riuscito anche perché il caldo e il vento contrario (-1,4) hanno condizionato tutti e sono venuti fuori due nulli“.
Si sogna Brasile 2016?
“In verità è solo un sogno perché bisogna lavorare molto e raggiungere almeno la misura di 8,15 per essere inserito nella nazionale che parteciperà alle Olimpiadi brasiliane e per ora siamo molto lontani da questa misura, ci tenterò. Intanto per gli europei ci sarà una gara di controllo il 27 e 28 a Messina che ha una buona pedana,anche se la sabbia non è tanto buona”
Quali pregi e difetti di Filippo nella quattro fasi del salto in lungo?
“Intanto- dichiara Carmelo Giarrizzo – lo stacco è buono, le due fasi da migliorare notevolmente sono la rincorsa e la fase aerea e qui c’è da lavorare parecchio, anche la velocità di base è tutta da potenziare per avere una maggiore spinta”
Filippo Randazzo è convinto della sue possibilità ma anche delle difficoltà che vive quotidianamente per potersi allenareal meglio e con una certa continuità.
“Sono felice per il titolo italiano conquistato a Rieti, ma ancora c’è da lavorare e bene. Purtroppo manca una pedana al coperto per il periodo invernale, sarebbe importante potermi preparare anche in inverno. Quest’anno ho saltato tanti allenamenti a causa del maltempo. Questa è una stagione importante per me perché l’anno venturo si incominceranno a scegliere gli atleti per Brasile 2016 e ci sono tante buone possibilità. Brasile per ora rimane un sogno, ma viverci dentro è veramente bello”.