Piazza Armerina. L’on. Lantieri contro la “tassa sui morti” per il cimitero piazzese

luisa lantieriÈ un intervento duro quello che fa la deputata regionale Luisa Lantieri sulla possibilità che venga istituita una “tassa sui morti” a Piazza Armerina. L’on. Lantieri dando voce alle preoccupazioni dei cittadini ha spiegato che «è l’ultima trovata dell’amministrazione Miroddi per dare il colpo di grazia alla morente economia del nostro comune». Il progetto, ha detto preoccupata l’on. Lantieri, «è in dirittura d’arrivo ed è una iniziativa di cui non si sentiva alcuna necessità». Ribadisce infatti che se andrà in porto il progetto la gestione del cimitero andrebbe ai privati «che imporrebbero ai cittadini l’ennesimo balzello dai costi impressionanti per tutti coloro che possiedono loculi, monumenti e cappelle». Questi, sempre secondo Luisa Lantieri, si ritroverebbero a pagare una tassa annuale «di tipo borbonica che affosserebbe la già fragile economia delle nostre famiglie e che sottrarrebbe agli operatori locali la fonte di lavoro».
Senza nessun giro di parole la deputata di Piazza Armerina sostiene che la gestione del cimitero si trasformerebbe in un business «identico se non peggiore a quelli già collaudati sull’acqua ed i rifiuti dati in gestione rispettivamente ad AcquaEnna ed Ato rifiuti, un sistema creato per garantire alle società concessionarie enormi guadagni e monopoli quasi esterni su servizi talvolta superflui e creati ad arte come in questo caso». Questo sistema secondo l’on. Lantieri ha dimostrato tutti i suoi limiti e fragilità con anche la contestazione dell’Autorità del Garante «in quanto il rischio è quello di creare corruzione e clientelismo». Ecco perchè, mostrandosi preoccupata, la deputata regionale ha invitato l’amministrazione comunale ad un dibattito aperto alla cittadinanza prima che la proposta venga sottoposta all’approvazione della giunta e del consiglio comunale. Si è inoltre detta pronta «ad attivarmi per avversare in tutti i modi questo scellerato progetto che costringerebbe i cittadini a versare questa nuova ed ingiustificata tassa sui defunti».