Nello specifico il Mingrino è accusato di aver, all’interno dell’abitazione, ripetutamente minacciato, ingiuriato e maltrattato (in più occasioni anche con violenza e lesioni sulle vittime) la moglie e la suocera, entrambe con lui conviventi, al fine di impossessarsi di denaro contante e carte di credito. Tali condotte risultano altresì aggravate dalle circostanze che la moglie risulta persona parzialmente incapace di intendere e di volere, e che la suocera è persona ultra 65enne.
In una circostanza, inoltre, è emerso che lo stesso Mingrino abbia usato minaccia e violenza nei confronti della suocera al fine di costringerla a falsa testimonianza, ritrattando, nel corso di precedente procedimento penale, le accuse di maltrattamenti formulate nei suoi confronti.
La personalità particolarmente pericolosa dello stesso viene, ancora, confermata dall’accusa di ulteriori reati, quali ingiurie e molestie, commessi anche nei confronti della cognata e sempre finalizzati ad ottenere denaro.
Il Mingrino, al termine delle formalità di rito, veniva tratto in arresto dai Carabinieri e successivamente ristretto presso la Casa Circondariale di Enna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria ennese.
La moglie è stata trasferita presso un centro d’accoglienza e la suocera affidata ai familiari.