L’incontro si è svolto sulla base del documento che il presidente ha già diffuso a tutte le forze politiche, ed individua tre obiettivi fondamentali da perseguire da qui alla fine della legislatura: il rilancio della coesione sociale, le politiche di sviluppo, la coesione politica governo/partiti/Parlamento.
Su tali linee il presidente ha rilanciato l’urgenza di alcune riforme. Una riforma vera sui liberi consorzi dei comuni, lo sblocca Sicilia per il rilancio dello sviluppo attraverso la sburocratizzazione e il principio di responsabilità dei burocrati, il testo unico sulle Attività Produttive per facilitare l’inserimento di nuove aziende, la riforma dell’acqua coerentemente con il referendum sull’acqua pubblica, misure di legge sulla formazione professionale, misure di sostegno al reddito per i disoccupati. Non è affatto in discussione il rapporto con il governo Renzi, ma semmai è esattamente il contrario, ovvero la richiesta di maggiore interlocuzione. Così come con la maggioranza, oltre a condividere il piano delle riforme, condividere un crono-programma che garantisca che le stesse vengano approvate.