Il rilevamento del sito è stato possibile grazie alla collaborazione del proprietario del terreno su cui ricade la grotta, Sig. Giuseppe Ricifari, dell’Amministrazione comunale di Leonforte che ha provveduto alla pulizia del sito, della Soprintendenza ai BBCCAA di Enna, del Soprintendente Arch. Salvatore Gueli e della Responsabile della sezione archeologica di Enna, dott.ssa Pinella Marchese. Fondamentale, inoltre, la collaborazione di Alfredo Crimì; laureato in Archeologia del Mediterraneo presso l’Ateneo ennese; per il supporto logistico dato insieme all’Associazione Entroterra.
La grotta di Sant’Elena sorge nel territorio di Leonforte e fu luogo di culto fino alla metà del ‘900: i pellegrini vi si recavano ogni anno durante la festività del 3 maggio, il 18 Agosto per la festività di Sant’Elena e il 14 Settembre in occasione della festività della esaltazione della croce. Nel corso del secondo conflitto mondiale divenne una postazione anti aerea delle milizie tedesche, per venire in seguito del tutto abbandonata. A partire dal 2009 è stato ripreso l’antico culto grazie all’iniziativa di Padre Lo Grasso e dell’archeologo Alfredo Crimì e ogni 18 agosto viene celebrata una messa nello spiazzo davanti alla grotta.
La grotta, con un ingresso particolare, presenta al suo interno affreschi risalenti datati all’XI e al XII secolo d.C., raffiguranti il Cristo Pantocratore, la Vergine Maria e delle figure ancora non ben identificate che potrebbero rappresentare Sant’Elena e Costantino.
Livia D’Alotto