Gli uomini del Corpo Forestale, grazie alla collaborazione del personale dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura che ha quantificato il valore di ogni pianta di ulivo abbattuta, hanno sanzionato per un importo di quasi 92 mila euro il proprietario dell’uliveto, il quale ha cercato di giustificarsi riferendo che l’abbattimento di oltre 150 alberi d’ulivo era in realtà unicamente una potatura.
L’Ispettorato Forestale di Enna spiega che “Spesso straordinari campi d’ulivo sono abbattuti e poi sradicati per impiantarvi altre colture o per realizzarvi costruzioni, senza la necessaria autorizzazione che la Camera di commercio, industria e agricoltura che può concederla, se sussistono i requisiti di legge, stabilendo caso per caso eventuali prescrizioni.
Il divieto di abbattimento non autorizzato riguarda anche le piante di olivo danneggiate, improduttive, in stato di deperimento per qualsiasi causa e anche quando si sia verificata la morte fisiologica dell’albero.
Agli effetti sanzionatori e del controllo preventivo dell’organo preposto la Suprema Corte di Cassazione ha chiarito che il concetto di abbattimento degli olivi è riferito non solo al taglio dell’albero ma deve essere esteso anche all’espianto dell’ulivo in funzione del reimpianto in altro luogo mantenendolo in vita, pur se realizzato nella forma della cosiddetta “cavatura” o “estrazione con zolle”, ritenendo irrilevante che l’autore dell’illecito abbia provveduto al reimpianto dell’albero l’ulivo in altro luogo.”