Riforma del catasto rimandata in autunno

catastoRiforma del catasto rimandata in autunno: i lavori sulla determinazione dei nuovi valori dei fabbricati riprenderanno con l’esame della local tax, la nuova imposta che sostituirà l’attuale tassazione immobiliare, attesa nell’ambito della legge di Stabilità 2016.
Lo ha annunciato il Governo nei giorni scorsi, confermando a pieno i timori che l’ANCE ha già da tempo espresso sugli effetti devastanti di un incontrollato aumento dei valori catastali, che non può che tradursi in un’impennata della tassazione sugli immobili.
Tale decisione è stata accolta dall’ANCE come un’effettiva presa di coscienza circa l’impatto dannoso che un ulteriore incremento del prelievo fiscale sugli immobili produrrebbe, in particolare sulla casa.
Sul tema, l’Associazione ha da tempo denunciato che, se la riforma non fosse stata indirizzata a correggere le sperequazioni delle attuali rendite, senza incidere ulteriormente sul carico fiscale, questa si sarebbe tradotta solo in una sovrastima dei valori catastali, soprattutto per i fabbricati di nuova costruzione, che spesso sono già sopravvalutati, con il conseguente aumento dei valori imponibili.
Per questo, come settore delle costruzioni, è stata da sempre sottolineata, a livello istituzionale, la centralità dell’attuazione del principio di invarianza di gettito fiscale, tra l’altro sancito espressamente nella legge Delega (legge 23/2014), mediante una necessaria rimodulazione delle aliquote d’imposta.
Al riguardo, si osserva che la garanzia circa l’invarianza di gettito, così come individuata nella Delega fiscale, appare troppo generica per consentirne l’attuazione, con il rischio di vanificare il principale obiettivo della riforma del catasto, ossia pervenire ad una tassazione immobiliare equa e non espropriativa.
Per l’ANCE, infatti, tale principio doveva essere garantito non solo per i fabbricati “usati”, già accatastati, ma soprattutto per le nuove costruzioni e gli edifici riqualificati, che già oggi subiscono una tassazione assai elevata, a causa di valori catastali già in linea con quelli di mercato.

a cura di Gildo Matera