Per la responsabile del servizio di reinserimento sociale e lavorativo dell’Inail, Irene Varveri, presente insieme al responsabile di Sede Giovanni Failla, la “mission” dell’azienda è quella del «reinserimento globale, e quindi non solo nell’assistenza, del disabile nostro assistito puntando anche all’assistenza».
Il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, ha ricordato che la sua amministrazione «vuole dare molta attenzione al mondo della disabilità e non posso che accogliere con favore questa iniziativa per la quale ringrazio l’Inail ma anche gli istruttori che daranno assistenza. Disabilità deve essere inclusione e coinvolgimento» ha detto Dipietro trovando d’accordo l’assessore Francesco Comito secondo cui «questa esperienza è elemento di positività. Noi siamo a disposizione per creare servizi a chi presenta disabilità ma anche alla città».
Dell’importanza di aprire ogni frontiera ne ha parlato Ninni Gambino, delegato della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico: «Il nostro grazie va a chi ha permesso la realizzazione di questo progetto. La Federazione ha messo a disposizione gli ombrelloni e strutture come ombrelloni e lettini». Gambino ha poi ringraziato «i privati che ci danno questa possibilità» . E per le società che gestiscono le piscine (Open Line con la presidente Marcella Comito, Enna Nuoto Murgano presieduta da Renato Estero ed Il Gabbiano con Carmelo Magistro) «è un vero onore dare la nostra disponibilità. Per il secondo anno consecutivo siamo riusciti ad aprire le porte della struttura in perfetta sintonia con il miglioramento delle condizioni climatiche dando a tutti i cittadini ennesi e non solo la possibilità di poterne usufruire». Magistro, Comito ed Estero hanno anche sottolineato come l’iniziativa dell’Inail sia stata accettata di buon grado da loro perchè certi che «la piscina rappresenti il luogo adatto per abbattere ogni forma di barriera. Lo abbiamo dimostrato lo scorso anno, lo ripetiamo quest’anno e rinnoviamo già da adesso l’invito a continuare anche in futuro questa esperienza di inclusione sociale che ci troverà sempre d’accordo e pienamente disponibili».
William Savoca