I tre Segretari Provinciali, all’uscita dell’incontro, hanno dichiarato che tale attività sta partendo con estremo ritardo rispetto alle disposizioni di legge. Infatti le attività antincendio sarebbero dovuti partire il 15 giugno, quindi c’è già un mese di ritardo e questo potrebbe costare caro in fatto di incendi ma che per motivi economici e burocratici, tale partenza eèstata rinviata di circa un mese, mettendo a serio rischio la salvaguardia del patrimonio boschivo, ma anche della popolazione che vive nel territorio ennese.
Inoltre i rappresentanti delle organizzazioni sindacali rimangono in attesa in attesa che venga approvato dall’ARS un emendamento che è stato sollecitato dai responsabili regionali Fai, Flai e Uila Colonna, Tripi e Pensabene che consentirà di integrare i lavoratori esclusi al fine di poter garantire un servizio efficiente a salvaguardia del territorio. Difficile appare, a questo momento, la posizione dei settanunisti, perché le scarse finanze della regione potrebbero non consentire a questa categoria di poter riprendere il loro lavoro nel settore forestale. Tutto dipende da come si evolverà la situazione sia nell’ambito della giunta regionale che dell’Assemblea, ma allo stato attuale le speranze di una ripresa lavorativa sono ridotte al lumicino.